Le parole

Donnarumma: “Volevo il City, lusingato da Guardiola”

Gianluigi Donnarumma ha parlato dal ritiro di Coverciano sia della situazione in nazionale che della nuova avventura in Premier League.

Donnarumma: “Volevo il City, lusingato da Guardiola”

Dal Parco dei Principi all’Etihad, passando per Coverciano. Gianluigi Donnarumma è al centro di una stagione di grandi cambiamenti, ma prima di indossare la maglia del Manchester City, l’ex portiere del PSG è chiamato a un altro compito delicato: guidare l’Italia verso il Mondiale 2026. Sarà lui il capitano azzurro nelle due sfide contro Estonia e Israele, decisive per il cammino di qualificazione e prime uscite ufficiali sotto la guida di Gennaro Gattuso.

Il legame tra Donnarumma e il nuovo commissario tecnico non è una novità. I due hanno condiviso un pezzo di strada al Milan e ora si ritrovano in Nazionale, con un obiettivo comune: rialzare l’Italia dopo le recenti delusioni. “L’ho già avuto come allenatore al Milan. Sono contento di averlo ritrovato qui, ha cominciato alla grande e sta dando tutto. Daremo tutto noi stessi per riportare l’Italia in alto, ma ora bisogna pensare passo dopo passo e fare gruppo. Abbiamo una squadra forte, giovane che ha voglia di crescere ed emozionare”.

Dopo un Europeo da protagonista, Donnarumma aveva attraversato fasi alterne a Parigi. Ma l’ultima stagione con il PSG, culminata con la vittoria della Champions League, ha rappresentato il punto più alto della sua carriera. “Ho vissuto quattro anni a Parigi stupendi, ma l’ultimo anno è stato uno dei più belli della mia carriera e ne sono orgoglioso. Spero di continuare così e vincere tanti altri trofei. Voglio continuare a sognare e a perseguire tanti obiettivi nuovi. Ora il primo obiettivo è la Nazionale, abbiamo due gare importanti e bisogna lavorare bene”.

Il cammino dell’Italia, però, è tutt’altro che in discesa. Il crollo in Norvegia dello scorso giugno ha lasciato strascichi profondi. “Contro la Norvegia è mancata la forza di rialzarci. Può capitare di prendere gol, può capitare di subire una rete e lo stadio s’infiamma. Dobbiamo ritrovare la forza italiana di rialzarci, tutti insieme. Su questo con mister Gattuso ci stiamo lavorando, stiamo trovando le nostre consapevolezze. Vogliamo riportare l’Italia dove merita”.

Tutto passa dalla sfida di Bergamo contro l’Estonia, una partita da non sbagliare. Donnarumma ne è consapevole e suona la carica: “Bisogna partire subito forte venerdì, far capire chi siamo. Il mister sta preparando la partita nel migliore dei modi, ci sta dando una sua impronta e sono contento che sia qui. So cosa può dare a questa Nazionale. Sicuramente sarà una gara complicata e bisogna prepararla bene, essere concentrati”.

Superata la parentesi azzurra, comincerà una nuova avventura: la Premier League e il Manchester City di Pep Guardiola, con cui Donnarumma spera di aprire un nuovo ciclo vincente. “Non vedevo l’ora di andare al City, Guardiola mi ha voluto fortemente e questo mi ha lusingato. Essere voluto così dalla società più forte al mondo non può che renderti orgoglioso. Essere voluto anche da uno degli allenatori più bravi al mondo come Guardiola è una emozione indescrivibile, sono sicuro di poter migliorare tanto con lui anche in costruzione”.

I rapporti con il passato, però, non sono stati del tutto lineari. Il divorzio con il PSG ha lasciato il segno, ma Donnarumma ha preferito voltare pagina con eleganza, senza alimentare tensioni. “Ho sempre avuto un ottimo rapporto col mister. È stato diretto con me, fin dai primi giorni di ritiro e questo mi ha fatto piacere. Deluso non lo so, ognuno fa le sue scelte. Il tecnico ha il potere di decidere, ma avere il supporto di tutti – soprattutto dei miei compagni – mi ha fatto capire cosa avevo dato al PSG e questo credo sia la cosa più importante. Perché oltre il calcio ciò che rimane è questo, sapere l’affetto di tutto l’ambiente”.

Con il presente in azzurro e il futuro in celeste, Donnarumma ora guarda avanti. Prima, però, c’è una porta da difendere. Quella dell’Italia, in due sfide fondamentali che diranno molto sul suo nuovo percorso da leader.