Croazia, Gattuso litiga con un ex calciatore in tv: "Parli troppo"
Ringhio litiga con Josko Jelicic, ex allenatore e opinionista della tv croata Max Sport: "Parli troppo, non ho rispetto per te"

Durissimo sfogo in diretta tv di Rino Gattuso dopo la pesante sconfitta del suo Hajduk Spalato contro il Rijeka per 3-0. Nel mirino di Ringhio è finito l’ex calciatore Josko Jelicic, ora opinionista di Max Sport. Il tecnico italiano, al termine dell’intervista, ha salutato tutti con una stretta di mano, tranne lui. “A te non dico niente perché parli troppo e hai poco rispetto per le persone. Eppure hai giocato a calcio e dovresti conoscere bene la situazione”, ha attaccato in un mix di tre lingue: italiano, inglese e spagnolo. “Parli sempre male e non ho alcun rispetto per te”. Jelicic ha alimentato ulteriormente la tensione dicendo: “Giochi malissimo”, scatenando la reazione di Gattuso che, con l’indice alzato a pochi centimetri dal volto dell’opinionista, ha risposto: “Devi rispettare le persone”. Una situazione che non è piaciuta al 54enne ex calciatore, che ha replicato: “Non devi usare la mano”.
Things got heated between Joško Jeličić and Gennaro Gattuso after the match. pic.twitter.com/NZEd6Qe04x
— Croatian Football (@CroatiaFooty) March 16, 2025
Ringhio, però, non ha cambiato atteggiamento: “Questo è il mio stile, devi avere rispetto. Parli solo quando sei in studio, parla qui di calcio, faccia a faccia. Non voglio parlarti”. Gattuso ha quindi concluso l’intervista minacciando di non rilasciare più dichiarazioni all’emittente croata: “Questa è l’ultima volta che sono qui, non parlerò più con questa tv se ci sarà lui. Perché è una persona cattiva”. Poi, un riferimento poco elegante al curriculum del suo interlocutore: “Cosa hai vinto nella tua vita? Quando parli sembra che hai vinto tutto, non hai rispetto”. Dopo l’uscita di scena del tecnico italiano, Jelicic ha mantenuto la sua posizione: “Mi ha detto di parlare solo male dell’Hajduk, gli ho risposto di non puntare il dito contro di me e lui mi ha detto che quello era il suo stile. Gli ho risposto: ‘Sei uno straniero, rispetta quello che abbiamo qui, ho il diritto di dire quello che voglio’”.