Le parole

Vlahovic: “Partire dalla panchina? L’importante è fare gol”

Dusan Vlahovic ha realizzato altri due gol stagionali dopo le due marcature in campionato con Parma e Genoa.

Vlahovic: “Partire dalla panchina? L’importante è fare gol”

Dusan Vlahovic ha scelto la Champions League per tornare a far parlare di sé nel modo che preferisce: con i gol. Contro il Borussia Dortmund, nella serata europea che segnava il suo debutto stagionale nella competizione, il serbo ha lasciato il segno con due reti e un assist, dimostrando una volta di più il suo valore, nonostante la Juventus non sia riuscita ad andare oltre il pareggio. Un rammarico per il risultato, certo, ma anche la consapevolezza che la squadra bianconera può contare su un attaccante di razza che sembra essersi lasciato alle spalle un’estate complicata.

E dire che fino a poche settimane fa, il nome di Vlahovic sembrava destinato a uscire dall’organico juventino. Il suo futuro a Torino appariva incerto, appeso alle dinamiche del mercato e al peso di aspettative spesso difficili da gestire. Lui stesso, però, ha voluto chiarire il proprio stato d’animo, dimostrando maturità e voglia di rivalsa: “Sta al mister scegliere chi giocherà, io sono a disposizione. Cerco di allenarmi al massimo tutti i giorni e fare tutto quello che mi chiede. Per me va bene, l’importante è segnare goal. Se inizio dalla panchina o gioco titolare per me cambia poco”.

Una prestazione come quella contro i tedeschi, però, rilancia inevitabilmente la sua candidatura per una maglia da titolare fissa. Ma Vlahovic mantiene i piedi per terra: “Siamo una squadra giovane però dobbiamo giocare meglio le partite. Dobbiamo iniziare a leggere le partite, chiuderle prima, non possiamo prendere gol dopo averlo fatto. Ogni volta che segniamo… Queste due partite ci sono volute giustamente, due giorni fa abbiamo vinto. Questa l’abbiamo pareggiata. Comunque possiamo imparare tanto e l’importante è che non abbiamo perso e dobbiamo continuare così”.

L’attaccante classe 2000 non si sottrae alle riflessioni su quella che ormai è diventata una nuova normalità: iniziare le gare dalla panchina. “Non lo so, da quasi tutta la vita gioco da titolare e penso che ho fatto abbastanza goal. Però adesso c’è questa situazione per cui il mister cambia tanto e come ha detto lui oggi con cinque cambi è tutto diverso. Abbiamo anche tanti giocatori forti. Come ha detto lui oggi non ci sono titolari o diciamo panchinari tra virgolette. Però non ci penso a questa cosa e cerco di essere sempre concentrato e di fare quello che mi chiede il mister e di aiutare al massimo la squadra ad ottenere i risultati. Poi, se parto dalla panchina, parto titolare… poi tutti giustamente vogliono giocare però rispetto le scelte del mister e cercherò di metterlo in difficoltà”.

Non poteva mancare un passaggio sul periodo difficile vissuto nei mesi scorsi, quando le voci di mercato si rincorrevano incessantemente, alimentando un clima di incertezza che ha inevitabilmente influito anche sul campo. “Però sicuramente non è stato un periodo facile per me. Si parlava tutti i giorni, si scriveva tutti i giorni. Tantissime cose che adesso posso dire che al 99% non erano nemmeno vicino alla verità. È normale che ad una persona può disturbarlo. Però io ho trovato un po’ di forza in questa cosa. Ogni giorno devi dimostrare qualcosa e devi avere sempre fame e io penso che non sono mai abbastanza contento e se per esempio stasera ho fatto due goal a un assist, volevo fare il terzo”.

L’ambizione, insomma, non gli manca. Come pure la consapevolezza di far parte di un club di altissimo livello, che pretende sempre il massimo: “Però, gioco in una squadra meravigliosa, uno dei club più importanti al mondo di sempre e non mi posso lamentare. Io faccio il mio lavoro che è quello di mettermi a disposizione, allenarmi al massimo e fare goal. Giustamente quando un attaccante non fa goal, soprattutto se le aspettative sono alte, è normale che sia criticato. In passato, quando ero forse un po’ più giovane mi turbava di più la cosa, come normale che sia. Però sto trovando il mio equilibrio e penso che sono migliorato. Posso migliorare ancora tanto e credo con tantissimi margini di miglioramento e devo continuare a mettermi a disposizione e allenarmi più”.