Le parole

Juventus, Spalletti predica attenzione: “Pafos squadra tosta”

Luciano Spalletti nella consueta conferenza stampa pre partita in Champions League non sottovaluta gli avversari ciprioti.

Juventus, Spalletti predica attenzione: “Pafos squadra tosta”

Dopo la dolorosa caduta del Maradona, la Juventus prova a rimettere insieme i pezzi rituffandosi nella Champions League, dove una vittoria diventa imprescindibile per non compromettere ulteriormente un girone già complicato. A Torino arriva il Pafos, avversario meno blasonato ma tutt’altro che semplice, come ha ribadito Luciano Spalletti in una conferenza stampa lunga, densa e ricca di spunti. Il tecnico bianconero, ancora segnato dal ko contro il Napoli, si è presentato con tono lucido e autocritico, consapevole che il momento richiede una reazione forte da parte della squadra e un salto di qualità immediato nella continuità del gioco.

“Prima di tutto il Pafos è una squadra tosta”, ha esordito Spalletti, ricordando come i ciprioti siano costruiti su una struttura fisica imponente e su un reparto offensivo ricco di talento. “Nel reparto offensivo sono molto forti, dobbiamo essere bravi a non subire le loro ripartenze. Bremer e Rugani sono convocati e verranno in panchina”. Il tecnico ha poi affrontato con franchezza il tema della sconfitta di Napoli, assumendosi con decisione ogni responsabilità: “Naturalmente ho delle responsabilità. Non ho messo in condizione la squadra per fare il meglio e ho danneggiato la squadra”.

Nel prosieguo della conferenza, Spalletti ha analizzato nel dettaglio le caratteristiche del Pafos, soffermandosi sulla qualità dei singoli e sulla pericolosità nelle palle inattive. “Ha molti portoghesi e brasiliani nella sua squadra. È una squadra che ha fatto brutta figura solo contro il Bayern. Poi ha preso pochissimi gol nonostante abbia avuto avversari top”. Una descrizione che evidenzia la necessità di un approccio aggressivo e concentrato, soprattutto per una Juventus che finora ha avuto grandi difficoltà a dare continuità al proprio rendimento offensivo.

Sui problemi realizzativi, Spalletti ha mantenuto una linea chiara, non nascondendo l’insoddisfazione per i numeri ma sottolineando alcuni progressi tecnici visti nelle ultime gare. “I numeri sono quelli non desiderati al momento, sia al livello di risultati che di individualità. Ora ho più conoscenza dei calciatori che ho a disposizione e per me è fondamentale”. Il tecnico reclama maggiore costanza nell’esecuzione delle giocate provate in settimana: “Le dobbiamo fare di più e riconoscere di più”.

Capitolo fiducia: l’allenatore assicura di non aver perso un briciolo di convinzione, neanche dopo le recenti difficoltà. “Ho le stesse intenzioni e certezze di quando ho accettato di venire a fare l’allenatore della Juventus”. Un concetto ribadito anche parlando dei singoli, come Thuram, difeso con decisione dalle critiche: “Dal mio punto di vista è un calciatore forte, che ha giocato bene anche domenica”.

Importanti anche gli aggiornamenti sull’infermeria: “Sono qui che li aspetto a braccia aperte, saranno convocati e domani saranno in panchina”, ha detto su Bremer e Rugani, spiegando che il loro minutaggio verrà valutato solo a ridosso del match.

Spalletti si è poi soffermato su Yildiz, chiarendo alcune interpretazioni nate dopo le parole post-Napoli: “Probabilmente l’ho detta male o avete capito male. Volevo intendere che c’è molto del potenziale che ha lui che è da vedere e che voi non avete visto”. Nessuna frecciata agli attaccanti, dunque, ma la volontà di trovare soluzioni per vincere una partita complicata: “Naturalmente ho delle responsabilità. Non ho messo in condizione la squadra per fare il meglio e ho danneggiato la squadra”.

Infine una riflessione sul sistema di gioco, sempre più fluido e meno schematico, e sulla necessità di crescere nel carattere. La Juventus deve ritrovare entusiasmo, ritmo e continuità, e Spalletti lo sa bene alla vigilia di una partita che può indirizzare non solo il girone, ma anche il futuro prossimo della sua squadra.