Sorriso giallorosso

La Roma si rilancia in Europa League: battuto 2-1 il Midtjylland

La Roma di Gasperini dà continuità alle vittorie trovando i tre punti anche in Europa League contro i danesi del Midtjylland.

La Roma si rilancia in Europa League: battuto 2-1 il Midtjylland

La Roma ritrova ritmo, coraggio e un’identità finalmente riconoscibile nella notte dell’Olimpico, trasformando una gara dal peso specifico importante in un manifesto di solidità e ambizione europea. Dopo le due sconfitte interne contro Lilla e Viktoria Plzen, i giallorossi scelgono la strada più semplice e allo stesso tempo più complessa: giocare senza calcoli, con la volontà dichiarata di rimettersi in linea con le squadre che comandano la zona alta del girone unico di Europa League. Il risultato è una vittoria netta sul temuto Midtjylland, squadra capace di incutere rispetto per organizzazione e condizione, ma costretta questa volta a inseguire sin dai primi minuti.

La decisione a sorpresa di Gasperini di lanciare dal primo minuto Dybala, appena rientrato, è un segnale di fiducia che accende subito lo stadio. Il tecnico ridisegna l’assetto inserendo Ghilardi in difesa ed El Aynaoui in mezzo al campo, scelte che si riveleranno decisive nell’economia del match. La Roma imposta dal basso, costruisce trame ragionate e attacca con continuità, cercando linee interne e sfruttando la mobilità del suo falso nove. Il vantaggio arriva già al 6’, quando l’assist di Celik trova perfettamente il destro al volo di El Aynaoui, un gesto tecnico pulito, quasi un marchio estetico imposto a un incontro che da quel momento prende una direzione precisa. Il 57% di possesso nella prima frazione certifica la superiorità dei giallorossi, nonostante il tentativo danese di colpire in transizione e una fisicità talvolta al limite, come dimostrato dall’uscita anticipata di Koné dopo un intervento duro di Castillo.

Nella ripresa la Roma non cala. Il Midtjylland inserisce Osorio e Brumado nel tentativo di alzare il baricentro, ma è ancora Dybala ad andare vicino al raddoppio con un sinistro che Olafsson devia in angolo con la punta delle dita. Gasperini vuole chiudere la partita e si affida alla freschezza di Ferguson e soprattutto di El Shaarawy, che amplia la pericolosità offensiva da sinistra. L’intensità cresce, la gara si allunga e le occasioni si susseguono in entrambe le metà campo, con ElSha da una parte e Franculino dall’altra a tenere lo stadio con il fiato sospeso. Quando gli ospiti aumentano la pressione, il tecnico giallorosso corregge ancora inserendo Tsimikas e Bailey, appena recuperato. È proprio il giamaicano a confezionare al 38’ l’assist del 2-0 per El Shaarawy, che appoggia in rete con freddezza.

Il finale è teso, perché il sinistro di Paulinho, servito da Jensen, riapre brevemente i giochi, ma non basta a spegnere l’inerzia romanista. Anzi, la Roma chiude addirittura in attacco, con una traversa di ElSha nei minuti conclusivi che suggella la prestazione. Al triplice fischio esplode l’urlo liberatorio dei 61 mila dell’Olimpico: una notte europea che restituisce fiducia, punti e soprattutto la sensazione che questa squadra abbia ritrovato la strada giusta.