Palladino in conferenza: "Servono personalità e consapevolezza"
Palladino ha parlato in conferenza stampa alla vigilia di Betis Siviglia-Fiorentina

Alla vigilia della semifinale di andata di Conference League l'allenatore della Fiorentina Raffaele Palladino ha risposto alle domande dei giornalisti in sala stampa.
La prima domanda per Palladino è su Kean e le sue condizioni, questa la risposta:
"Ho parlato con Moise, sta bene ed è sereno, carico e motivato. Ha fatto due allenamenti con la squadra, uno e mezzo. È pronto per giocare, in questo periodo abbiamo tante partite e dovrò scegliere se partirà titolare o meno. Però sta bene ed è a disposizione, anche quando era fuori si è allenato".
Difficile gestire gli impegni?
Ecco come risponde Palladino sul tema delle partite ravvicinate: "Il calendario è molto congestionato ma siamo consapevoli che le partite si preparano anche in due o tre giorni e la squadra è brava in questo. Di insidie ce ne sono tantissime, intanto affrontiamo una squadra molto forte, con giocatori da grandi livelli e maturi d'età. Hanno un bravissimo allenatore, che li fa giocare bene di palleggio. Hanno grandi individualità, sanno dribblare. Dobbiamo fare bene le due fasi ma ci siamo preparati. Sappiamo tutto, che sarà difficilissimo, ma ci sono due gare a disposizione e sogniamo di passare il turno e arrivare in fondo".
Come sfidare la pressione?
"Dobbiamo essere orgogliosi. Stiamo vivendo con leggerezza e autostima, dobbiamo andare in campo sereni e felici. Sappiamo che arriveranno tanti tifosi da Firenze ed è una soddisfazione. Sarà difficile, ma non andiamo in campo con ansia e pressione. Anzi, serve personalità e consapevolezza che abbiamo le armi per mettere in difficoltà il Betis".
Sarà anche una sfida tra filosofie?
"Ci serve una partita perfetta nelle due fasi, attaccando e difendendo bene senza trascurare dettagli. Loro sono la quinta squadra della Liga per possesso, hanno questa prerogativa. Li abbiamo studiati, dovremo essere bravi. Sicuramente avremo delle difficoltà ma siamo convinti di poter fare una grande prestazione".
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Che ruolo può avere Colpani in questo finale di stagione?
"Sono felice di aver recuperato Andrea, è stato tanto tempo fuori per questo infortunio un po' casuale subito in allenamento. Ha sofferto a stare fuori. Si allena in gruppo da una settimana, deve recuperare condizione fisica ma ci può dare mano. Lui conosce bene il 3-5-2, in passato ha lavorato da mezzala con altri allenatori. O con me da quinto nel 3-4-3 e da seconda punta. Andrea è duttile, dove lo metti cerca di fare il suo meglio. E dà grande disponibilità".
Pellegrini è un suo riferimento nel mestiere?
"È un grandissimo allenatore, quelli così li studi sempre. Un decano del calcio, con grande esperienza: City, Real Madrid... Sarà bello affrontarlo domani, è motivo di grande orgoglio. Le sue squadre giocano benissimo, con identità chiara: li abbiamo studiati, domani vogliamo metterli in difficoltà".
Credete che il Betis sia favorito?
"Sono una squadra forte, se siamo arrivati in semifinale vuol dire che tutti e due abbiamo valori. Non ci sentiamo favoriti o sfavoriti, credo che domani sarà una bella partita".
Per voi è la terza semifinale di fila di Conference, per il Betis la prima di sempre in Europa.
"Non si tratta di essere un passo avanti o indietro, si affrontano due squadre che hanno voglia di andare in finale. Loro hanno giocatori con grande qualità tecnica e di esperienza, come Isco e Bartra oltre ad Antony: hanno militato in club importanti. Però fiducia e consapevolezza nei nostri mezzi, sapendo che ci saranno difficoltà ma che vogliamo fare una grande prestazione".