Antonio Conte si gode il primo successo in questa Champions League e commenta così il 2-1 sullo Sporting Lisbona firmato da Hojlund: “Abbiamo affrontato una squadra molto forte. L’ho già incontrata ai tempi del Tottenham in Champions League: molti giocatori sono ancora gli stessi e, secondo me, lo Sporting ha grande spessore. Siamo stati molto bravi, abbiamo vinto da squadra nonostante l’emergenza. Rispetto all’anno scorso è cambiata completamente la linea difensiva, ma tutti hanno dato una grande risposta, anche chi è subentrato: da Neres a Lang, passando per Olivera e Lucca. Dispiace per i due gol subiti a Milano, potevamo fare meglio. Ma forse quella sconfitta ci ha dato la spinta, la carica e quella cattiveria agonistica che oggi abbiamo messo in campo. Se non fossimo stati squadra sotto ogni aspetto, questa partita sarebbe stata molto più complicata“.
Sul caso De Bruyne:
“Kevin, a differenza degli altri otto acquisti, arriva da un contesto consolidato: ha trascorso dieci anni al City e ha giocato ad altissimo livello. A tutti, però, chiedo la stessa cosa: mettersi al servizio della squadra, con la giusta grinta. La qualità, unita a questa mentalità, può farci fare il salto di livello. Non ho nulla da rimproverargli: è un professionista serio, si impegna molto. Le sostituzioni? Io voglio vincere, e se serve fare un cambio per portare a casa il risultato, lo faccio. Pretendo cattiveria in tutte le fasi di gioco, offensiva e difensiva, da parte di tutti, nessuno escluso“.
Sulla sconfitta contro il Milan:
“Ne ho parlato con i ragazzi in questi due giorni: a me, la prestazione di Milano non è dispiaciuta. Ma i due gol subiti nei primi minuti sono frutto di situazioni in cui potevamo fare meglio. È inevitabile: se a San Siro vai subito sotto 2-0 contro il Milan, poi diventa tutto più difficile. Però, rispetto all’anno scorso, abbiamo gestito meglio la gara anche in parità numerica: un anno fa vincemmo 2-0 lì, ma gran parte del gioco l’avevano fatto loro. Dobbiamo mantenere una sana paura di subire gol, perché è quella che ci spinge a rincorrere, a lottare. L’immagine del secondo tempo, con Leao in contropiede e sette dei nostri a rincorrere sotto la linea della palla, rappresenta bene la mentalità che voglio vedere“.
Sul ruolo di McTominay:
“Abbiamo due opzioni: sia giocare con quattro centrocampisti che con il 4-3-3. Ma serve sempre grande equilibrio, e soprattutto la voglia di andare in avanti. Quando la palla ci sorpassa, dobbiamo avere la forza di rientrare. Credo comunque che la strada sia già tracciata, indipendentemente dal modulo“.
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