Marotta: "Sogno la Champions, con il Barça non partiamo sfavoriti"
Marotta ha parlato all'indomani della vittoria sul Bayern. Ora in semifinale l'Inter troverà il Barcellona: "Non partiamo da sfavoriti"

Dopo la conquista della semifinale di Champions League, Beppe Marotta si gode il momento e celebra Simone Inzaghi, sottolineando quanto il tecnico abbia inciso nel percorso europeo dell’Inter. “È motivo di grandissimo orgoglio per il club, per i nostri tifosi, per la proprietà, ma soprattutto per il nostro allenatore, che ha grandissimi meriti in questo risultato – ha dichiarato il presidente nerazzurro ai microfoni di Sky Sport –. È un momento particolarmente felice, ma non rappresenta la fine di un percorso. Siamo ancora in corsa su tre fronti e vogliamo restare protagonisti”.
Un’annata, quella dell’Inter, che fin qui ha superato le aspettative. “A prescindere da come andrà a finire, la stagione è da considerare molto positiva – ha proseguito Marotta –. È la continuità di un progetto nato anni fa, che ha trovato nuova linfa con l’arrivo di Inzaghi. Con lui siamo tornati competitivi in Europa come non accadeva da tempo. E questo ci riempie d’orgoglio. Ma siamo protagonisti anche in Italia e, per questo, ritengo che il bilancio sia già oggi estremamente soddisfacente”.
Marotta guarda avanti, con la consueta ambizione: “Noi siamo l’Inter. Abbiamo una storia gloriosa e un palmarès importante: dobbiamo puntare sempre alla vittoria, in ogni competizione. Ora ci attende una trasferta complicata a Bologna, probabilmente la partita più importante della stagione. È uno scontro diretto con una squadra in forma eccezionale, che come noi lotta per obiettivi pesanti. Siamo reduci da uno sforzo intenso contro il Bayern, ma vogliamo continuare a competere al massimo livello. Giocare ogni tre giorni deve essere la nostra normalità”.
Marotta: “Protagonisti in Italia e in Europa, orgogliosi di questa qualificazione”#ForzaInter
— Inter ⭐⭐ (@Inter) April 17, 2025
Il focus ora si sposta sul campionato, dove i giochi sono ancora apertissimi. “I punti a disposizione sono ancora tanti – ha ricordato il dirigente –. Può succedere di tutto. Ma domenica ci attende un test durissimo, contro una squadra brillante e ben allenata. Dovremo essere all’altezza, come lo siamo stati in Champions, anche se veniamo da un grande dispendio fisico e mentale. Per vincere, bisogna sapersi superare, sempre”.
L’ex dg della Juventus torna poi sui meriti di Simone Inzaghi: “È un allenatore giovane ma già molto completo, con valori e qualità importanti. Ha dimostrato di essere un vincente, o comunque di avere sempre la vittoria nel mirino. È preparato tatticamente e molto bravo nella gestione del gruppo, che negli anni è cresciuto anche grazie alle sconfitte. Da quelle esperienze, il collettivo ha saputo trarre forza e maturità”.
Infine, una battuta sul futuro del tecnico: “Il contratto di Inzaghi scade tra un anno, ma secondo la mia visione è giusto che un allenatore non arrivi mai a fine contratto senza certezze. Quando sarà il momento ci siederemo attorno a un tavolo, come sempre: sarà un confronto sereno e veloce. Troveremo un accordo, non ci sono dubbi”.