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Luis Enrique: "La finale di Champions League sarà uno spettacolo"

Luis Enrique: "La finale di Champions League sarà uno spettacolo". Parole al miele anche per l'Inter: "Mi piace molto l'Inter"

Luis Enrique: "La finale di Champions League sarà uno spettacolo"
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La rivoluzione tecnica e tattica di Luis Enrique. Dal caos alla consacrazione con una trasformazione che ha cambiato radicalmente il volto della squadra. Il Paris Saint-Germain è pronto a giocarsi la finale di Champions League a Monaco di Baviera dopo una stagione cominciata tra mille interrogativi e che ora potrebbe concludersi in trionfo. Luis Enrique ha impiegato mesi per costruire una nuova identità collettiva, lasciandosi alle spalle l’era delle individualità ingombranti e riportando il gruppo al centro del progetto. Senza Neymar, Messi e, da quest'anno, anche Mbappé, il Psg si è scoperto squadra vera, capace di crescere attraverso il gioco e non più attraverso i nomi.

"Per me ci sono molte star in questa squadra – ha spiegato l'allenatore spagnolo – ma la cosa bella è che siano loro in funzione della squadra e non viceversa". Una frecciata neppure troppo velata agli ex fuoriclasse parigini, ma anche la sintesi perfetta del nuovo corso: giovani in rampa di lancio come Desiré Doué e Bradley Barcola, il rilancio di Ousmane Dembélé e una coesione che ha portato il club a imporsi, come sempre, in Ligue 1 e a firmare un cammino europeo in continua ascesa.

Dopo aver eliminato tre club inglesi – Liverpool, Aston Villa e Arsenal – il Psg si troverà di fronte l’Inter di Simone Inzaghi nell’atto conclusivo della Champions: "Da tanti anni i nerazzurri giocano ad alto livello e in maniera diversa da altre squadre, perché sanno giocare alto o basso, variando il pressing con giocatori come Lautaro e Thuram – ha dichiarato Luis Enrique –. Per me l’Inter è una squadra vera e come noi, tutti lavorano in funzione del collettivo, ma con tanta qualità individuale. Tutti sanno sempre cosa devono fare e credo che sarà una finale molto aperta e combattuta, bella da guardare. Sarà uno spettacolo".

Su Kvaratshelia: ""Sono molto soddisfatto di lui e di tutti i miei attaccanti, perché fanno un lavoro eccezionale pure in fase difensiva, ed è la cosa più difficile per chi gioca davanti. Ma in questa squadra tutti hanno la stessa mentalità, come portiere e difensori che oltre a difendere devono portare i migliori palloni agli attaccanti. La chiave è giocare da squadra. Quest'anno siamo migliorati in questo. E penso che i miei giocatori ne siano soddisfatti quanto me".

Su Donnarumma: "Può essere uno stimolo o un motivo di pressione in più, dipende da lui. Ma Gigio ha molta esperienza e non ho dubbi che la gestirà nel modo migliore. È migliorato molto quest'anno, e ho l'impressione che sia il Donnarumma che vidi già all'Europeo"

Nel frattempo, il Psg è ancora in corsa anche per la Coupe de France che si giocherà sabato contro il Reims, in un’annata che segna una svolta anche sul fronte strategico e dirigenziale. La rinuncia al modello delle superstar ha aperto un nuovo scenario, in cui la progettualità e la visione a lungo termine hanno preso il sopravvento. "Non era possibile sapere al 100% che saremmo arrivati a questo livello, ma siamo sicuramente migliorati rispetto a inizio anno – ha concluso Luis Enrique –. Non è scontato quando si lavora per portarsi avanti nei possibili sviluppi per il futuro".

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