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L’Inter sbaglia un altro big match, ma è polemica per l’arbitraggio

Un "rigorino" fatale condanna i nerazzurri al secondo stop europeo consecutivo: la strada verso le top 8 è ora in salita.

L’Inter sbaglia un altro big match, ma è polemica per l’arbitraggio
Il cammino dell’Inter in Champions League si fa improvvisamente tortuoso, quasi impervio. In un San Siro sold out e carico di aspettative per il match di cartello contro il Liverpool, la formazione di Chivu è incappata nella seconda battuta d’arresto consecutiva in Europa. Una sconfitta per 1-0 che brucia, maturata al termine di una gara dai due volti e decisa, come spesso accade nel calcio moderno, dagli episodi e dall’intervento del VAR.
La serata si era già tinta di sfortuna prima del fischio d’inizio, con gli infortuni pesanti di Calhanoglu e Acerbi a complicare ulteriormente i piani tattici. Privata di due pedine fondamentali, la squadra milanese ha dovuto fare i conti con un avvio sprint dei Reds, che hanno messo sotto pressione i padroni di casa. Tuttavia, dopo una prima frazione confusa e sofferta, l’Inter è riemersa dagli spogliatoi con gli “occhi della tigre”, mostrando carattere e organizzazione.
La contesa è stata vibrante, equilibrata e giocata sul filo dei nervi, con la coppia arbitrale, capeggiata da Zwayer e supportata da Storks in sala VAR, protagonista in diverse occasioni. Giusta l’annullamento della rete di Konaté (fallo di mano di Ekitiké), ma le maggiori recriminazioni interiste nascono dal penalty concesso al Liverpool per una trattenuta di Bastoni su Wirtz. Un “rigorino”, come è stato definito nell’ambiente, che ha spezzato l’equilibrio a pochi minuti dal termine, negando ai nerazzurri un pareggio che, per quanto espresso sul campo, sarebbe stato il risultato più giusto.
Fino all’88’, infatti, tra le parate di Jones e le risposte di Lautaro e Barella, lo 0-0 sembrava scritto. Non è bastato l’incitamento costante di mister Chivu da bordo campo, né il cambio di atteggiamento dopo l’episodio del gol annullato. La “ThuLa” (Thuram-Lautaro) è rimasta in letargo, e il muro eretto dalla difesa di Slot ha avuto vita facile.
Ora, il doppio ko tra Atletico Madrid e Liverpool obbliga l’Inter a rimboccarsi le maniche. Con le sfide decisive contro Arsenal e Borussia Dortmund all’orizzonte, la qualificazione diretta tra le top 8 è appesa a un filo. Servirà lottare e sudare in Europa per evitare i temuti playoff e rendere meno pesante il prosieguo della stagione.