Torna in campo questa sera la Juventus di Luciano Spalletti, impegnata nella quinta giornata della League Phase di Champions League nell’insidiosa trasferta norvegese in casa del Bodo/Glimt. Alla vigilia ha parlato il tecnico bianconero Spalletti, analizzando il momento e l’importanza della gara.
Juventus, la conferenza stampa di Spalletti

Come si può sbloccare il gruppo a livello psicologico?
“lo non ho fatto psicologia, ma so che quando le cose non vanno al meglio servono sguardi, abbracci e voler star insieme spartendosi le difficoltà. È importante avere questa disponibilità. Poi dipende dagli elementi con cui hai a che fare e loro sono top dal punto di vista del gruppo e relazioni tra di loro. Devo alzare il livello delle mie indicazioni e non la voce“.
Yildiz giocherà dall’inizio?
“Kenan non ha fatto qualche prestazione eccezionale e il riposo fa parte del gioco. A volte ci sono delle necessità che ti tengono fuori e devi fare il tifo per i compagni per dare il meglio di te. Domani cambierò qualche giocatore. Dobbiamo andare al massimo perché loro hanno sanno occupare gli spazi e ti portano a spasso se non sei equilibrato. Noi non dobbiamo lasciare un vuoto dentro al campo, perché sono bravi e sanno giocare nello stretto“.
Tecnicamente la Juventus è stata molto imprecisa con la Fiorentina…
“Domani è un’altra storia e spero che sappiano adattarsi alle novità che ci sono qui. Devono essere bravi ad entrare in un meccanismo che funziona. Noi dobbiamo essere quelli che riconoscono la loro velocità e dobbiamo giocare un calcio tecnico anche su un campo così. A Firenze abbiamo fatto un primo tempo dove la palla girava troppo lentamente e dovevamo provare a fare delle giocate in mezzo per trovare delle soluzioni. Nel secondo tempo ho visto delle cose in più. Poi noi abbiamo tante qualità, ma dobbiamo fare bene a livello di passaggio e non dare agli avversari la possibilità di farci male. Domani dobbiamo abituarci al clima, poi non sbagliare troppo e infine trovare anche qualche giocata. Dobbiamo creare dello spazio e dobbiamo andarcelo a prendere. Bisogna guardare oltre al primo passaggio per trovare continuità. Noi qui dobbiamo migliorare e mi aspetto questo“.
Il freddo e il campo sintetico saranno un fattore?
“Con me è dura, perché io sono stato cinque anni in Russia. Ho fatto una figlia in Russia e a me piaceva stare li. Il sintetico è una difficoltà reale perché le abitudini e i rimbalzi cambiano. Sicuramente pagheremo qualcosa per questo, ma affronteremo anche questo problema. Il campo ci disturba ma noi vogliamo fare la nostra prestazione. Loro giocano bene, ma io parlo in maniera diretta ai miei calciatori. Loro devono sapere che domani è una partita difficilissima. Noi con i match analyst abbiamo visto tutto. Il ritmo farà la differenza ma siamo già allertati al top. Per avere un riconoscimento dobbiamo passare da partite difficile. Noi non vogliamo giocare partite facile, ma quelle difficili per adattarsi e ricevere dei riconoscimenti. Poi domani ci rivedremo e chissà se ci saremo riusciti“.
Cosa deve fare meglio la Juve rispetto a Firenze?
“Sembra che abbiamo fatto un mezzo disastro. Però i giocatori non hanno fatto così male come si vuol far credere. lo sono stato il primo a dire che dovevamo fare di più. Dobbiamo usare i cavalli che abbiamo e tutte le nostre qualità. lo ho visto tutta la voglia di questa squadra. Il campo e il clima sono uno svantaggio, perché io ho avuto la fortuna di lavorare all’estero, perché l’aria che respiri è diversa. È tutta una questione di abitudine ed è differente dalla nostra. La nostra voglia di fare deve sopperire a questo gap che ci sarà. Loro sono bravi anche a scegliere i giocatori e non solo per il campo e per il freddo. Loro nel confronto internazionale hanno un valore importante“.
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