Delusione viola

La Fiorentina non ingrana in Conference: l’Aek sbanca il Franchi

Seconda sconfitta consecutiva per la Fiorentina in Europa: dopo il Mainz è l'Aek Atene a battere la formazione di Vanoli.

La Fiorentina non ingrana in Conference: l’Aek sbanca il Franchi

La serata che avrebbe dovuto segnare l’inizio del percorso europeo di Paolo Vanoli si trasforma in un passo falso pesante, che alimenta le incertezze di una Fiorentina incapace di ritrovare continuità e serenità. Al Franchi l’AEK Atene passa 1-0, infliggendo ai viola la seconda sconfitta consecutiva in Conference League dopo il ko di Magonza e lasciando la squadra all’ultimo posto del girone, in una stagione già complicata in campionato. Il pubblico accompagna la squadra all’uscita con fischi eloquenti, segno di un malcontento ormai difficile da ignorare.

Vanoli, con l’obiettivo di preservare Kean in vista dell’Atalanta, affida l’attacco a Dzeko sostenuto da Gudmundsson, mentre a centrocampo conferma Mandragora, sempre più riferimento stabile della mediana viola. In mezzo giocano anche Nicolussi Caviglia e Ndour, mentre in difesa si rivede Comuzzo accanto a Pongracic e Ranieri; sulle fasce agiscono Fortini e Parisi, viste le assenze di Dodo e Gosens. L’AEK si presenta a Firenze con diverse conoscenze della Serie A: oltre all’ex viola Luka Jovic, ci sono Strakosha tra i pali, Marin in mediana e Pereyra sulla trequarti, elementi che danno esperienza e struttura al progetto di Nikolic.

L’avvio è tutto dei greci, subito aggressivi soprattutto con Pilios, capace di mettere in difficoltà una retroguardia viola che fatica a trovare le misure. L’occasione iniziale è comunque della Fiorentina: all’8’ Ranieri pesca Dzeko, che però viene fermato da Strakosha e da un fuorigioco successivamente segnalato. Il bosniaco si ripete poco dopo con un colpo di testa, ma è ancora il portiere avversario a dire di no. L’inerzia sembra girare, e al 18’ Gudmundsson trova il gol, immediatamente annullato dal Var per posizione irregolare. È il preludio a una doccia gelata che arriva al 35’, quando Gacinovic sfrutta un assist di Pineda e trafigge De Gea da posizione centrale, approfittando dell’ennesima amnesia difensiva dei viola. Passa un minuto e Jovic ha il raddoppio sui piedi, ma calcia alto da due passi. Nel recupero arriva un altro gol annullato alla Fiorentina, questa volta a Mandragora per offside di Dzeko, e il primo tempo si chiude con l’AEK in pieno controllo.

La ripresa inizia con un atteggiamento diverso dei padroni di casa, più determinati e alla ricerca del pareggio. Ranieri trova anche la rete dell’1-1, ma ancora una volta la posizione irregolare vanifica tutto. Il tentativo di Vanoli di ridisegnare la squadra con gli ingressi di Kean e Kouadio non produce gli effetti sperati: sono infatti gli ospiti a sfiorare più volte il raddoppio, colpendo un palo al 27’ con Zini e costringendo De Gea a un intervento provvidenziale sul pallonetto di Jovic. La Fiorentina risponde solo episodicamente, come con la traversa centrata da Dzeko al 31’, ma manca continuità e convinzione. Gli ingressi di Viti, Fagioli e Fazzini servono più a dare minutaggio che a cambiare l’inerzia di una gara ormai segnata.

Dopo sette minuti di recupero, il Franchi decreta un verdetto duro ma meritato: l’AEK festeggia, la Fiorentina si lecca le ferite e guarda al prossimo impegno dell’11 novembre contro la Dinamo Kiev, dove non ci sarà più alcun margine d’errore.