Ancelotti non molla: "Dobbiamo credere di potercela fare"
Il tecnico delle Merengues è convinto di poter rimontare la pesantissima sconfitta dell'Emirates: "Sarà dura, ma se c'è un posto dove tutto può accadere è il Bernabeu...""

Ancelotti ci crede ancora. Non è necessario essere esperti di storia del calcio per ricordare le incredibili rimonte del Real Madrid, capaci, in quasi 70 anni di storia, di ribaltare anche le sconfitte più dolorose e pesanti, come quella per 0-3 subita all’Emirates. Il problema, però, è che Florentino Pérez non è esattamente un esempio di pazienza… Già nel 2021-22, nell’anno del ritorno di Ancelotti, il presidente era pronto a sostituire l’allenatore che, dopo aver conquistato il doblete Liga e Champions, lo ha costretto a fare marcia indietro. Mai decisione fu più lungimirante, visto che, due anni dopo, l’impresa si è ripetuta. Alla Casa Blanca, la storia ha un valore relativo, che dipende da come si guardano i risultati immediati o se ci si limita a lucidare la stanza dei trofei. Ancelotti è ora staccato da un Barça che sembra avviato verso il titolo e rischia l’eliminazione in Europa. Se non dovesse ottenere nulla, è probabile che la panchina venga cambiata, anche se, osservando la situazione dall’esterno, sembra un’assurdità. Ma quando si parla del Real Madrid, non si può applicare il ragionamento dei comuni mortali. Ancelotti ha vinto talmente tanto e ha tante squadre che lo desiderano che, pur stando bene a Madrid, non avrebbe grosse difficoltà a salutare il Bernabeu.
👔 @MrAncelotti: "Está muy difícil, pero en el Bernabéu han ocurrido cosas así".
📺 Rueda de prensa ➡️ RM Play— Real Madrid C.F. (@realmadrid) April 8, 2025
In Brasile, c’è chi sogna di vederlo sulla panchina della nazionale, e diversi club prestigiosi farebbero carte false per ingaggiarlo, anche se non è più un giovanotto… Per ora, però, Ancelotti si concentra sul ritorno, partendo dai fatti concreti. L’Arsenal ha sfruttato due calci da fermo magnifici di Declan Rice e ha segnato il terzo gol quando ormai le difese del Real erano abbassate. Per questo, Carletto non ha intenzione di arrendersi: “Dobbiamo guardare avanti, lavorare e credere che possiamo farcela, insieme, come abbiamo fatto altre volte. Sarà durissima, ma lotteremo dal primo all’ultimo minuto. Per un’ora la squadra ha tenuto bene il campo, ma abbiamo pagato lo scotto dei due gol da fermo e abbiamo avuto un crollo mentale. C’è rammarico soprattutto per non essere riusciti a fare nel secondo tempo ciò che avevamo fatto bene nel primo. Fino ai loro gol, la partita era equilibrata: l’Arsenal aveva il possesso, ma senza trovare spazi tra le linee, cosa che è successa dopo il 2-0, quando la squadra ha perso lucidità”. Insomma, non tutto è perduto, e se qualcuno può compiere il miracolo, è sicuramente l’allenatore che ha conquistato cinque Champions League e ha un posto speciale nella storia del club.