Conte: "Adesso manca l'ultimo passo"
L'allenatore del Napoli a 90 minuti dallo scudetto elogia i suoi ma vuole tenere alta la concentrazione

Il pareggio a Parma, unito al 2-2 di San Siro tra Inter e Lazio, avvicina il Napoli allo scudetto. Un Napoli stanco, che nelle ultime due partite ha rischiato di sprecare tutto, pareggiando al Maradona contro il Genoa e poi al Tardini. Gli azzurri, però, devono ringraziare la Lazio, che fermando l'Inter ha permesso a Lukaku e compagni di conservare quel prezioso punto di vantaggio in classifica: "Siamo vicini, però ancora quel passo dobbiamo farlo - ha detto Antonio Conte dopo la partita -. È l'ultimo e lo facciamo in casa con i nostri tifosi e il loro supporto, è un campionato molto difficile e noi quello che volevamo fare era dare fastidio fino alla fine. Siamo stati lì tanto, in testa, nonostante l'annata di tante difficoltà. Ma non ci siamo lamentati, siamo andati avanti e siamo a un passo da un qualcosa di inimmaginabile e storico per Napoli e il Napoli. Vincere qui è diverso rispetto ad altre piazze. Nella seconda parte della stagione sono stati sottratti giocatori alla rosa, ma ringrazio i ragazzi che si fanno sempre trovare pronti. Abbiamo l'osso in bocca, non dobbiamo mollarlo".
Lo scudetto con il Napoli avrebbe più di un significato anche per lo stesso Conte: "Mi ripagherebbe di tutto ciò che ho messo quest'anno, perché ho messo tutto e sono anche andato oltre. Sono molto stanco, ci arrivo giusto giusto alla fine. Napoli è una piazza bellissima, c'è passione ed entusiasmo. C'è una richiesta alta, a volte più di quello che si può fare. Ho sentito responsabilità aumentare sempre di più quando hanno capito che potevamo essere lì".
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Conte ha anche voluto ribadire tutte le difficoltà incontrate in stagione: "Con noi tutto passa in secondo piano e tutto sembra normale. Mancavano Lobotka e Buongiorno, meno male che stiamo finendo perché perdiamo pezzi. Ma nonostante questo restiamo lì a lottare, ci inventiamo qualcosa con pochi in panchina. Merito dei ragazzi che ci mettono anima, cuore e gambe. Poi mi auguro di festeggiare, sarebbe qualcosa di bello".
Poi ha cercato di caricare i suoi: "Nella seconda parte della stagione sono stati sottratti giocatori alla rosa, abbiamo cambiato modulo. È una rosa ristretta che arriva all'osso, ma ringrazio i ragazzi che si fanno sempre trovare pronti. Abbiamo l'osso in bocca, non dobbiamo mollarlo. Squalifica? Mi dà fastidio non esserci perché lavori tutto l'anno per una partita decisiva, ma confido nello staff. Confido nel pubblico del Maradona. Mi ha innervosito il gioco di oggi con troppe ostruzioni, nel calcio inglese non c'è tutto questo". Ma adesso c'è soltanto la gara contro il Cagliari, gli ultimi 90 minuti di una stagione che potrebbe diventare memorabile.