Damien Comolli, ecco chi è l'uomo RedBird in odor di Juve
Il dirigente francese che opera per RedBird attualmente è il presidente del Tolosa ma potrebbe presto venire a lavorare a Torino

La Juventus potrebbe presto rafforzare la propria struttura dirigenziale con un nome esperto e internazionale: Damien Comolli. Il dirigente francese, attualmente presidente del Tolosa, è finito nel mirino di John Elkann per riorganizzare l’assetto del club bianconero dopo una stagione sotto le aspettative. Una mossa che si inserisce nel più ampio piano di rilancio voluto dalla proprietà, già intervenuta economicamente con un ulteriore supporto da parte di Exor.
Comolli, 52 anni, è una figura che nel calcio europeo ha costruito una solida reputazione. Uomo di fiducia del fondo RedBird di Gerry Cardinale, è alla guida del Tolosa dal 2020, ma il suo curriculum parla da sé: tre decenni nel mondo del calcio, con ruoli e responsabilità crescenti. Dall’inizio come allenatore delle giovanili del Monaco, al lavoro da osservatore per l’Arsenal, fino agli incarichi dirigenziali a Saint-Étienne, Tottenham e Liverpool, passando anche per l’esperienza turca al Fenerbahçe. È a lui che si devono alcune intuizioni rivelatesi poi decisive, come l’ingaggio di un giovane Luka Modric per gli Spurs, o gli arrivi di Luis Suarez e Jordan Henderson ad Anfield.
La Juventus lo valuta come possibile figura cardine per rafforzare l’area sportiva e dirigenziale. Il progetto è chiaro: aumentare le competenze manageriali con profili di spessore, capaci di affiancare – o eventualmente ridimensionare – chi oggi guida il comparto sportivo. Se per l’amministratore delegato Maurizio Scanavino non sembrano esserci dubbi immediati, non si esclude che possa essere affiancato da un manager di pari livello, come accadeva ai tempi della coppia Mazzia-Marotta.
L’eventuale arrivo di Comolli segnerebbe anche un cambio di passo nel rapporto con l’attuale responsabile dell’area tecnica Cristiano Giuntoli. Pur proseguendo nel lavoro già impostato per il mercato, il suo ruolo è oggetto di valutazione interna. La proprietà riflette sull’opportunità di inserire un profilo più esperto a livello internazionale, che dia maggiore solidità al progetto tecnico e gestionale.
L’estate porterà risposte concrete, ma il segnale è chiaro: la Juventus vuole ripartire da fondamenta più robuste, e il nome di Comolli rappresenta una possibile chiave di volta.