È una Nazionale Under 21 bella, affiatata e tremendamente efficace quella vista al Manuzzi di Cesena, dove gli Azzurrini di Silvio Baldini hanno steso la Svezia con un netto 4-0, portando a casa la terza vittoria consecutiva nelle qualificazioni all’Europeo. Una prestazione dominante, costruita già nei primi 45 minuti, con un mix di talento individuale e gioco collettivo che ha travolto gli scandinavi. A prendersi la scena, oltre alla doppietta di Pisilli, è stato Francesco Camarda, autore di un gol da record: il più giovane marcatore nella storia dell’Under 21.
Il vantaggio arriva al 12’, quando Pisilli punisce un errore grossolano del portiere Makolli con un diagonale che bacia il palo prima di finire in rete. Poco dopo, lo stesso centrocampista della Roma sfiora il raddoppio colpendo un altro palo, preludio al secondo gol italiano firmato da Camarda. L’attaccante del Lecce si guadagna un rigore e lo trasforma con un tocco morbido, un cucchiaio che dimostra classe e personalità. Al 47’, nel recupero del primo tempo, arriva anche il tris: affondo di Palestra sulla destra, assist preciso e ancora Pisilli a raccogliere l’invito e scaricare il pallone sotto la traversa. Partita virtualmente chiusa già all’intervallo.
Nella ripresa la gara perde un po’ di intensità, anche perché il risultato non lascia spazio a troppi colpi di scena. L’Italia gestisce, la difesa tiene bene grazie anche agli interventi puntuali di Mané e alle parate di Palmisani, e Baldini comincia a ruotare gli uomini inserendo forze fresche come Pafundi, Berti, Ekhator e Fini. E proprio quest’ultimo, all’ultima azione utile, si procura un secondo rigore: sul dischetto va il padrone di casa Berti, che nella sua Cesena firma il definitivo 4-0, accolto da un boato dello stadio.
Con questa vittoria, l’Italia resta in vetta al gruppo E a punteggio pieno, a quota 9 insieme alla Polonia. Sabato 14 ottobre è in programma la sfida contro l’Armenia, fanalino di coda del girone ancora a zero punti: un’occasione importante per consolidare la leadership e, magari, allungare il passo.
Soddisfatto a fine gara il commissario tecnico Silvio Baldini, che ha sottolineato il valore del gruppo, ben oltre il risultato: “Quel gesto è la dimostrazione che questo è un gruppo coeso, contento di stare insieme, a cui piace ridere e scherzare ma che sa anche lavorare – ha spiegato il tecnico azzurro riferendosi al rigore concesso a Berti –. È un gesto che mi riempie di gioia più della vittoria per 4-0”.
Baldini ha poi elogiato il potenziale dei suoi ragazzi, pur mettendo in guardia sull’importanza del lavoro quotidiano: “È un gruppo pieno di talento, un talento che però va coltivato con il lavoro e con la testa: è quella che fa la differenza. A loro io non metto pressione, gli spiego la partita e poi loro vanno in campo per dimostrare che sono bravi”. Infine, una battuta sul coraggio di Camarda dal dischetto: “Ognuno è libero di calciare come vuole, anche se io quei rigori lì li odio! Ma se uno se la sente, è giusto che lo faccia”.