La Roma è bella, generosa, anche intensa. Ma tremendamente poco cinica. Una squadra che crea, lotta, occupa bene il campo ma fatica maledettamente a segnare. Soprattutto quando si tratta di finalizzare con le punte centrali. Un problema che sta diventando strutturale per Gasperini, che nelle prossime settimane cercherà di tamponarlo con soluzioni interne. Ma con uno sguardo molto concreto al mercato.
Il ritorno di Leon Bailey e Paulo Dybala potrebbe aprire la strada a un attacco leggero e altamente tecnico, utile a compensare l’astinenza da gol di Ferguson — che con i club non segna da un anno — e la scarsa incisività di Dovbyk. L’ucraino resta davanti nelle gerarchie, ma per Gasp si tratta comunque di “situazioni di emergenza”. Il tecnico vuole un vero rinforzo per gennaio, e ha già fatto il nome giusto: Joshua Zirkzee.
L’olandese, ex Bologna, è finito ai margini del Manchester United, dove negli ultimi 45 giorni ha collezionato appena 15 minuti in campo. Superato da Sesko e Cunha, Zirkzee sta spingendo per cambiare aria. Il suo entourage lo ha offerto a diversi club italiani e la Roma si è fatta trovare pronta. L’opzione è quella del prestito secco, magari con diritto di riscatto, perché lo United non intende svalutare un investimento da quasi 45 milioni fatto appena un anno fa.
Lo stipendio, da 3,6 milioni lordi, sarebbe dimezzato a carico dei giallorossi: un’operazione alla portata dei conti del club. L’interesse è concreto e ricambiato: Zirkzee vuole giocare per non perdere il treno del Mondiale e ha sempre avuto un feeling particolare con la Serie A. Gasperini, che lo seguiva già ai tempi dell’Atalanta, lo stima per intelligenza tattica e capacità di cucire il gioco. E ora spinge perché il colpo si concretizzi.
Ma prima, c’è da liberare spazio. Ferguson è in prestito dal Brighton, e si valuta l’interruzione anticipata del suo accordo per permettergli di trovare più minutaggio altrove. Non è da escludere neppure una cessione di Dovbyk, che non ha convinto finora e che potrebbe comunque garantire una plusvalenza, essendo di proprietà. Complicato, ma non impossibile.
Nel frattempo, anche Ruben Amorim, tecnico del Manchester United, ha lasciato aperti gli scenari:
“Sia lui che Mainoo per ora sono nostri giocatori e abbiamo bisogno di tutti. Alcuni giocatori non giocano, ci sono rumors, notizie… alcuni vogliono giocare. Come hai detto, c’è una Coppa del Mondo. Ci sono agenti che ascoltano i giocatori parlare in continuazione, vediamo. So che vorrebbero giocare di più, ma io devo pensare al bene del Manchester”.
La concorrenza non manca: il nome di Zirkzee è stato accostato anche al Como — che però sembra meno convinto — e al West Ham, ritenuto però dall’attaccante una “seconda scelta”. Lui vuole l’Italia. E la Roma sembra pronta ad accoglierlo. Almeno per sei mesi. Poi, si vedrà.