Inter, se parte Calhanoglu può arrivare Xhaka
Xhaka può arrivare a Milano quest'estate. Non al Milan però come si ipotizzava a giugno, bensì all'Inter qualora dovesse partire il turco.

Nella quiete apparente delle prime settimane di luglio, l’Inter muove le sue pedine con discrezione. I riflettori non sono ancora accesi, ma le manovre di mercato sono tutt’altro che ferme. In attesa di capire come evolverà il futuro di Hakan Calhanoglu, il club nerazzurro valuta possibili alternative per il centrocampo, e tra i nomi che emergono con forza c’è quello di Granit Xhaka. Il regista del Bayer Leverkusen, reduce da una stagione storica con la squadra di Xabi Alonso, rappresenta un profilo di affidabilità, esperienza e leadership. E, nonostante i 33 anni che compirà a settembre, l’impressione è che possa ancora garantire un rendimento di alto livello.
Xhaka non è un nome nuovo nel panorama italiano: il Milan lo aveva seguito a lungo in passato e anche la Juventus sembra averlo inserito nella propria lista. Ma ora è l’Inter che valuta seriamente il suo profilo, soprattutto in caso di partenza di Calhanoglu, ancora al centro delle attenzioni del Galatasaray. Il centrocampista svizzero, con radici kosovare, incarna perfettamente quel mix di solidità e mentalità vincente che ha già fatto la fortuna dei nerazzurri con profili come Mkhitaryan o Acerbi.
La posizione di Calhanoglu resta ancora da chiarire. L’interesse del Galatasaray è reale, ma non si è ancora tradotto in una trattativa concreta, anche per via delle incertezze finanziarie del club turco. L’Inter osserva con attenzione e resta pronta a ogni scenario: se il regista dovesse restare, il reparto non subirebbe stravolgimenti, ma nel caso contrario un innesto di esperienza diventerebbe prioritario.
Ederson dell’Atalanta resta un obiettivo molto apprezzato, ma la trattativa appare in salita. La Dea chiede almeno 60 milioni e non sembra disposta a scendere, rendendo l’operazione complicata. Xhaka, al contrario, avrebbe un costo contenuto, tra i 12 e i 15 milioni, e un’eventuale operazione potrebbe chiudersi in tempi rapidi. Un contratto triennale lo porterebbe fino a 36 anni, un’età che non spaventa visti i recenti precedenti nerazzurri.
Con l’arrivo di Chivu in panchina, l’Inter potrebbe anche cambiare assetto tattico a centrocampo, virando su un sistema con due mediani più bloccati rispetto al classico regista affiancato da mezzali dinamiche. Un’evoluzione che renderebbe Xhaka ancora più funzionale nel nuovo disegno. Inoltre, l’investimento sui giovani è già stato fatto: Sucic, Luis Henrique, Bonny ed Esposito rappresentano il futuro, ma serve anche chi possa guidarli con carisma e mestiere. “La svolta giovanilista di Oaktree non sarebbe contraddetta, comunque, da un arrivo così perché nei quasi 70 milioni spesi c’è già stata una iniezione di gioventù”.
Xhaka, dal canto suo, non si vede più nel Leverkusen post-Alonso e ha già declinato una proposta ricca dal calcio arabo. Milano lo affascina, e l’Inter in particolare, anche per via del racconto positivo che gli ha fatto Sommer, connazionale e attuale portiere nerazzurro.