Xhaka dice sì al Milan: ora serve l'accordo tra club
Xhaka dice sì al Milan: ora serve l'accordo tra club

Una nuova vita a 32 anni? Granit Xhaka ci sta pensando davvero. Il centrocampista svizzero, uomo guida del Bayer Leverkusen campione di Germania, ha accolto con grande interesse l’idea di trasferirsi al Milan. Il club rossonero lo ha inserito tra le priorità per rinforzare un reparto che, dopo l’ultima stagione, ha bisogno di nuova identità tecnica e caratteriale. E nel piano disegnato da Igli Tare, scelto per costruire il nuovo corso milanista, Xhaka occupa un posto centrale: il suo profilo è quello del leader, in campo e fuori.
L’idea è tanto ambiziosa quanto chiara: Xhaka e Modric insieme in regia, due uomini esperti a guidare una squadra giovane e da rilanciare. Tare e la dirigenza rossonera vogliono costruire una struttura solida intorno a due calciatori che abbiano carisma, conoscenza tattica, abitudine alle pressioni. Dopo l’addio di Pioli, e in attesa di ufficializzare il nuovo allenatore (Fonseca resta il favorito), il Milan si muove per cambiare pelle a partire dal centrocampo. E la prossima settimana sarà decisiva.
Il primo sì – quello del calciatore – è sostanzialmente già arrivato. Xhaka è incuriosito dal progetto e intrigato dalla possibilità di vivere un’esperienza in Serie A, dopo gli anni all’Arsenal e la recente consacrazione al Bayer. Vuole sentire la voce dei dirigenti, e spera che i due club si parlino presto. Non ci sono ancora stati contatti diretti tra Milan e Leverkusen, ma è una questione di giorni. Da lì si capirà se il trasferimento potrà davvero prendere corpo.
Due sono i nodi principali da sciogliere. Il primo riguarda la strategia del Milan: dopo stagioni in cui si è puntato su profili under 25 (da Tonali a Reijnders, passando per Loftus-Cheek e Musah), l’arrivo di Modric – 39 anni – rappresenterebbe già una significativa eccezione. Aggiungere un secondo over 30, per quanto di altissimo livello, cambierebbe ancora di più la filosofia.
Il secondo tema è contrattuale ed economico. Xhaka ha un accordo con il Bayer fino al 2028, firmato solo un anno fa. Il club tedesco lo considera un punto fermo e non farà sconti. Il prezzo non è stato ancora fissato, ma servirà un investimento coerente con l’età del calciatore e le ambizioni rossonere. Il Leverkusen, intanto, è già stato colpito da un’estate di rivoluzione: ha perso Xabi Alonso (volato al Real Madrid), e con lui anche pezzi pregiati della rosa come Tah, Frimpong e soprattutto Wirtz, passato al Liverpool. Cedere anche Xhaka significherebbe dover ricostruire quasi tutto.
Per questo motivo i prossimi due giorni saranno cruciali. Il Milan dovrà decidere se affondare il colpo o virare su profili più giovani. In ogni caso, la strada è tracciata: il nuovo centrocampo passerà da un mix di talento e esperienza, e Xhaka rappresenta perfettamente entrambe le cose. E chissà che, tra Modric e lo svizzero, non si possa davvero costruire la spina dorsale del Milan del futuro.