Il caso

L'agente di Weah: "Comportamento vergognoso verso Timothy"

Scoppia il caso Weah. Parole di fuoco da parte dell'agente del giocatore statunitense che sembrava vicino al Nottingham Forrest.

L'agente di Weah: "Comportamento vergognoso verso Timothy"
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Il Mondiale per Club della Juventus si complica anche fuori dal campo. Dopo la pesante sconfitta contro il Manchester City, a infiammare l’ambiente bianconero sono le parole durissime di Badou Sambague, agente di Timothy Weah, che rompe il silenzio sulla situazione del suo assistito e accusa il club di gestione scorretta. Il motivo? La decisione di mandare in tribuna l’esterno statunitense per la sfida decisiva del girone e la trattativa in corso con il Nottingham Forest, già avanzata da giorni secondo quanto trapela da ambienti vicini alla società.

“È una vergogna”, tuona Sambague, senza usare mezzi termini. L’attacco è diretto e personale: “Weah è un giocatore fantastico e un compagno di squadra fantastico: vedere gente comportarsi così per soldi ed egoismo mi ha deluso molto”. L’affare con il club inglese, che dovrebbe coinvolgere anche Mbangula e avere un valore complessivo di 25 milioni di euro più bonus, sembra tutt’altro che gradito al giocatore, che tramite social e procuratore ha fatto intendere la propria contrarietà all’operazione.

Il caso era già esploso sui social nella giornata precedente al match contro il City, quando Weah aveva pubblicato una frase sibillina sull’importanza di “non sentirsi mai soli”. Nello stesso arco di tempo, Mbangula aveva condiviso riferimenti religiosi espliciti alla Passione di Cristo, evidentemente in chiave personale. Un segnale, oggi più chiaro, di un malessere crescente per una gestione ritenuta irrispettosa.

“Finché non sarò qui, nessuno spingerà uno dei miei giocatori ad andare giocare a destra o a sinistra come una marionetta”, aggiunge Sambague, che promette battaglia. Il riferimento sembra essere tanto al campo quanto al mercato, denunciando una dinamica in cui il calciatore verrebbe trattato come un oggetto da spostare a seconda delle esigenze economiche e tecniche della società.

Parole forti, che rischiano di minare ulteriormente il rapporto tra l’entourage di Weah e la Juventus. E che mettono il club di fronte a un bivio: forzare la cessione oppure ricucire lo strappo. Per ora, la priorità sembra essere quella di completare l’operazione con il Nottingham, ma l’opposizione del giocatore – mai pubblicamente, ma molto chiaramente attraverso il suo entourage – complica il quadro.

Sambague, però, sottolinea come il suo assistito non abbia mai fatto venir meno l’impegno sul campo: “Sono contento che Tim abbia un'ottima preparazione e una personalità tale da rimanere concentrato sulle partite”.

Resta da capire se e come la Juventus intenderà rispondere a questo attacco frontale. E soprattutto se il club punterà ancora su Weah nel breve termine, oppure se preferirà affrettare l’uscita per evitare ulteriori tensioni nello spogliatoio. Quel che è certo è che, al di là del risultato sul campo, il clima a Torino è tutt’altro che sereno.

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