Porte girevoli

Nodo Vlahovic: se parte, assalto a Gyokeres o Osimhen

Nodo Vlahovic: se parte, assalto a Gyokeres o Osimhen

Nodo Vlahovic: se parte, assalto a Gyokeres o Osimhen
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Dusan Vlahovic spartiacque del mercato bianconero. Eh sì perchè il Mondiale per Club negli Stati Uniti non sarà solo una vetrina di prestigio per la Juventus, ma anche un banco di prova decisivo per diverse scelte di mercato. Alla vigilia della sfida d’esordio contro l’Al Ain il club bianconero affronta una fase di transizione su più fronti: dal nodo dirigenziale, con l’attesa per la decisione definitiva di Damien Comolli, fino alla gestione di tre casi spinosi in rosa. I nomi sono noti: Dusan Vlahovic, Randal Kolo Muani e Francisco Conceição.

Il nome che tiene banco a Torino è appunto quello di Dusan Vlahovic. L’attaccante serbo è considerato da Igor Tudor un elemento chiave per questa spedizione americana, e l’allenatore ha già in mente di affidargli la maglia da titolare per tutta la durata del torneo. Una vetrina importante, certo, ma anche l’occasione perfetta per mettere in mostra il suo valore: se arrivassero prestazioni solide e gol pesanti, la Juventus potrebbe finalmente riuscire a monetizzare la sua cessione senza dover svendere un giocatore ancora centrale sul piano tecnico.

Il contratto in scadenza nel 2026, tuttavia, è un ostacolo pesante da superare. Lo stipendio da 12 milioni netti che Vlahovic percepirà nell’ultimo anno di accordo non è sostenibile per le casse bianconere, e la prospettiva di un rinnovo al ribasso è oggi remota. La prima offerta arrivata, quella del Fenerbahce, non ha convinto né il club né il giocatore. Il suo agente, Darko Ristic, è già al lavoro per sondare nuove piste. Senza una sua partenza, però, la Juve non potrà affondare il colpo per un vero sostituto.

I nomi sul taccuino della dirigenza sono di altissimo profilo. Victor Osimhen resta un sogno difficile da realizzare, con Al Hilal e Galatasaray pronti a muoversi per l’attaccante nigeriano. Meno complicata, ma comunque in salita, la pista che porta a Viktor Gyokeres, seguito da vicino anche dall’Arsenal. Tutto, però, ruota intorno al futuro del numero 9 serbo.

Capitolo Kolo Muani. Dopo una stagione vissuta tra luci e ombre, l'attaccante francese ha un’occasione importante negli Stati Uniti per guadagnarsi una conferma. In caso di segnali positivi, Comolli potrebbe riaprire il dialogo con il Paris Saint-Germain: l’obiettivo non sarebbe l’acquisto a titolo definitivo, ma un secondo anno di prestito, magari con condizioni economiche riviste.

Diverso il discorso per Francisco Conceição. Il figlio d’arte ha mostrato buoni spunti e resta un talento da seguire, ma la clausola da 30 milioni di euro per il riscatto dal Porto è considerata eccessiva. Anche nel caso in cui il portoghese dovesse brillare durante il torneo, la Juventus non è intenzionata a spendere quella cifra. L’unica possibilità per trattenerlo potrebbe essere quella di ottenere uno sconto dai lusitani, ipotesi su cui ha già iniziato a muoversi Jorge Mendes, alla ricerca, però, anche di una possibile nuova sistemazione per il classe 2002.

In attesa che Comolli sciolga le riserve sul ruolo di direttore sportivo e prenda in mano il dossier bianconero, è il campo – e il palcoscenico americano – a dover fornire risposte. La Juventus non può sbagliare tempi e mosse: tra valutazioni tecniche, strategie economiche e logiche internazionali, ogni dettaglio potrebbe fare la differenza.