Il futuro di Thiago Silva potrebbe tingersi nuovamente di rossonero, in quella che avrebbe i contorni di una delle storie di mercato più romantiche degli ultimi anni. Il difensore brasiliano, attualmente in forza alla Fluminense, non ha nascosto la sua ambizione di giocarsi tutte le chance ancora a disposizione per convincere il commissario tecnico Carlo Ancelotti a convocarlo per i Mondiali del 2026.
Per raggiungere questo obiettivo, l’esperto centrale sarebbe pronto a lasciare la sua patria e a fare ritorno in Europa, con il Milan come destinazione privilegiata. Secondo quanto riportato da Globo Esporte, il difensore avrebbe già salutato i suoi compagni di squadra al termine della sfortunata semifinale di ritorno della Copa do Brasil, persa ai calci di rigore contro il Vasco da Gama, con la testa proiettata a un suggestivo ritorno a Milanello.
Le motivazioni che spingono Thiago Silva verso l’Europa sono molteplici e personali. Da un lato c’è la forte volontà di rientrare nel Vecchio Continente per stare vicino alla sua famiglia e ai figli, rimasti a Londra anche dopo il suo addio al Chelsea. Dall’altro, ovviamente, c’è la speranza, l’ultima fiammella di una carriera straordinaria, di affrontare per un’ultima volta la massima competizione mondiale prima di appendere gli scarpini al chiodo. Il centrale carioca avrebbe dunque deciso di tornare nel luogo dove si è trovato meglio, in quel Milan che lo ha consacrato a livello internazionale, ma i suoi desideri devono fare i conti con i dubbi e le perplessità della società di via Aldo Rossi.
La dirigenza rossonera, guidata da Gerry Cardinale, sta riflettendo attentamente sulla fattibilità dell’operazione. I quarantun’anni che il difensore si porterà sulle spalle rappresentano un fattore di rischio non indifferente, spingendo il club a pensare a un profilo più giovane e proiettato al futuro. Inoltre, in questo momento, il Milan è alla ricerca di una riserva affidabile per il reparto arretrato, non di un top player assoluto come l’ex capitano del Brasile, che potrebbe rischiare di rompere gli equilibri tattici e le gerarchie faticosamente raggiunte con l’allenatore Massimiliano Allegri.
La volontà del giocatore, per quanto forte e sentita, potrebbe non bastare per superare le riserve del club, rendendo l’operazione un’incognita affascinante ma tutt’altro che scontata.