La storia tra Giacomo Raspadori e la Roma non è mai davvero finita. I primi sondaggi risalgono a gennaio scorso, e ancora prima, nell’inverno del 2024, era stato Gian Piero Gasperini — oggi sulla panchina giallorossa — a indicarlo come profilo ideale per il suo calcio. Oggi quel filo, rimasto sospeso, potrebbe riannodarsi. Nella lista degli obiettivi offensivi monitorati a Trigoria c’è infatti anche il nome dell’attaccante dell’Atletico Madrid, su cui la Roma ha già iniziato a muoversi in modo concreto, parlando direttamente con l’entourage del giocatore tramite un intermediario di primo piano. E il riscontro ricevuto è stato positivo. Il gradimento di Raspadori c’è, e quella porta — finora appena socchiusa — potrebbe aprirsi definitivamente nelle prossime settimane.
Resta però un passaggio decisivo: la posizione dell’Atletico Madrid. Con il club spagnolo, per ora, non c’è stato alcun contatto. Raspadori era arrivato la scorsa estate per 22 milioni più 4 di bonus, firmando un contratto fino al 2030. La scelta di lasciare Napoli era stata dettata dalla necessità di trovare più spazio, dopo tre stagioni vissute tra lampi e continue rotazioni. «A gennaio ci fu un interesse della Roma, è vero, ma niente di concreto», aveva ammesso lo stesso Jack. Eppure anche oggi, nella sua nuova avventura, sta vivendo una situazione simile: in 11 presenze stagionali — su 20 partite — solo tre sono state da titolare, per un totale di 291 minuti, appena 26,5 di media a gara.
Numeri che spingono Raspadori a valutare un nuovo inizio. La Roma potrebbe proporsi con un prestito e diritto di riscatto tra i 20 e i 22 milioni, una formula in grado di accontentare tutte le parti in causa: il club italiano, il giocatore e lo stesso Atletico, che realizzerebbe una piccola plusvalenza basata sulla quota fissa dell’operazione.
Un intreccio che ha radici profonde. Raspadori sa bene che con Gasperini il minutaggio aumenterebbe sensibilmente, passando dai 26 minuti attuali a un impiego quasi doppio. Il tecnico lo stima da tempo e lo considera un interprete perfetto per il suo calcio: rapido, tecnico, capace nello stretto, bravo nel fraseggio e nell’uno contro uno. Un profilo che a Roma manca e che Gasp vorrebbe inserire subito nelle sue rotazioni. A facilitare l’incastro c’è anche la presenza del procuratore Tullio Tinti, figura ben conosciuta dal tecnico, legata da anni al mondo Atalanta.
Il messaggio finale è chiaro: Raspadori ha già fatto sapere alla Roma che l’idea lo convince. Ora tocca al club giallorosso decidere se affondare il colpo. E farlo in fretta, perché questa volta il filo potrebbe davvero diventare un legame.