Atalanta, Pioli può essere il post Gasperini
Stefano Pioli potrebbe tornare in Italia passando da Milano a Bergamo: è il favorito per raccogliere l'eredità di Gian Piero Gasperini

Stefano Pioli pronto al rientro in Italia. Dopo nove stagioni memorabili, si chiude l’era di Gian Piero Gasperini all’Atalanta. Una separazione inattesa, che apre un nuovo capitolo nella storia recente della Dea e costringe la società bergamasca a riflettere attentamente sul futuro. Servirà tempo per scegliere il profilo giusto, ma non troppo: la prossima stagione incombe, e andrà pianificata nei dettagli.
La giornata di ieri è servita proprio a questo: valutazioni, confronti interni, primi sondaggi. Il nome che ha preso quota nelle ultime ore è quello di Stefano Pioli, tecnico che in casa Atalanta gode di stima per curriculum ed esperienza. Pioli, oggi impegnato all’Al-Nassr in Arabia Saudita, ha alle spalle uno scudetto conquistato con il Milan e un percorso che lo ha visto gestire spogliatoi complessi, costruendosi una reputazione solida anche nei momenti più difficili. La pista è concreta, ma resta da sciogliere il nodo contrattuale: l’accordo con l’Al-Nassr è in vigore fino al 30 giugno 2027.
Pioli, di fatto, ha sorpassato Thiago Motta nelle preferenze della società. L’ex tecnico della Juventus, reduce da un’esperienza complicata in bianconero, resta comunque una figura di riferimento per il suo legame con Gasperini e per la sua idea di calcio, che ben si innesterebbe nel solco tracciato in questi anni a Bergamo. Con la Champions in tasca e una squadra abituata a ritmi e principi tattici ben definiti, anche per Motta potrebbe essere l’occasione giusta per rilanciarsi.
Tra i profili al vaglio c’è anche Raffaele Palladino. L’Atalanta osserva con attenzione l’evoluzione della sua situazione dopo la rinuncia alla panchina della Fiorentina. Palladino è un altro “figlio” calcistico di Gasperini e la sua candidatura è presa in seria considerazione, ma prima di affondare il colpo si attende che si liberi ufficialmente dal contratto con la Viola.
Nel frattempo, altri due nomi restano sullo sfondo. Il primo è quello di Maurizio Sarri, allenatore di spessore internazionale, vincitore di uno scudetto con la Juventus e di un’Europa League con il Chelsea. Ha grande voglia di rientrare in pista, anche se su di lui la Lazio è tornata a muoversi con decisione. Se dovessero aprirsi spiragli, l’Atalanta è pronta a inserirsi.
Il secondo è Domenico Tedesco, reduce dall’esperienza da ct del Belgio e attualmente libero. Nato in Calabria ma formatosi calcisticamente in Germania, Tedesco ha guidato club come Schalke, Spartak Mosca e Lipsia, mostrando flessibilità tattica e predilezione per la difesa a tre, un’impostazione ormai radicata a Bergamo.
Il rebus è aperto, e l’Atalanta non ha fretta di sbagliare. Il dopo-Gasperini sarà una sfida delicata, ma anche l’occasione per scrivere una nuova storia.