La deadline scudetto è fissata per marzo, parola di Massimiliano Allegri, ma la realtà racconta un’altra storia: per il Milan, secondo dietro alla sorprendente Roma, l’appuntamento decisivo arriva già a gennaio. Il problema principale è evidente: il centravanti. Gimenez, alle prese con un problema alla caviglia, fatica a incidere, e la coppia Pulisic-Leao, pur di grande valore tecnico, non riesce a presidiare con continuità l’area di rigore. Funziona in contropiede – come visto contro Napoli e Inter – ma diventa un limite evidente contro squadre chiuse, responsabili dei due pareggi e dell’unica sconfitta stagionale con Cremonese, Pisa e Parma. E aggravante: due di questi risultati sono arrivati in casa, uno addirittura dopo aver condotto per due gol.
Il centravanti, quindi, resta la priorità assoluta per gennaio. Lewandowski è il sogno dei tifosi, ma realisticamente difficile da raggiungere. Meglio guardare altrove, a un profilo come quello di Fullkrug, attualmente al West Ham, con un contratto fino al 2028. Non sta vivendo una stagione scintillante, ma in passato ha segnato con continuità e sa reggere da solo il peso di un attacco, occupando l’area come pochi.
Un rinforzo in avanti, in una squadra con una difesa solida – soprattutto con il ritorno di Rabiot – e un centrocampo completo e versatile, darebbe ad Allegri la possibilità di competere ad armi pari con chiunque. D’altronde, la posizione in classifica nasce soprattutto dalle vittorie contro le grandi del campionato. Per completare il quadro, manca solo un difensore centrale d’esperienza: Thiago Silva, 41 anni, fisicamente integro e con qualità sopra la media, potrebbe diventare il Kjaer di Allegri, il leader silenzioso capace di guidare la squadra nei momenti delicati.
Due innesti mirati e uno scudetto diventerebbe un obiettivo concreto, soprattutto considerando l’assenza dalle coppe europee, che preserva energie fisiche e mentali. Gennaio sarà quindi il vero banco di prova: se il Milan mantiene il passo e Allegri continua a gestire le partite con la sua consueta concretezza, il traguardo scudetto potrebbe davvero rimanere alla portata. Il resto, come sempre, dipenderà dalle scelte della società: perché tra un successo di bilancio e uno da celebrare sul campo, la differenza è abissale.
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