Milan, Jashari si presenta in ritiro col Brugge: il punto
Trattativa sempre più complicata per i rossoneri

Dopo l'assenza all’amichevole contro il Rakow Czestochowa e alla festa di inizio stagione con i tifosi, il Club Bruges ha ufficialmente riaccolto anche Ardon Jashari, centrocampista svizzero arrivato in ritiro ma che ha ribadito più volte la sua volontà di trasferirsi al Milan.
La presenza del giocatore al ritiro belga rappresenta un segnale di compattezza da parte del Bruges, che finora ha sempre mantenuto una linea dura: nessuna apertura concreta alla cessione. Ma la scelta di Jashari di rispondere comunque alla convocazione – nonostante il forte desiderio di cambiare maglia – complica inevitabilmente i piani del club rossonero. Per il Milan, la sua presenza in Belgio è letta come un passo indietro nella trattativa, che ora si fa più complessa.
Il rischio, per il Bruges, è quello di trattenere un giocatore scontento. Tuttavia, lo scenario peggiore – uno scontro diretto tra club e calciatore – è stato evitato, almeno per il momento. Intanto, il Milan continua a monitorare la situazione senza forzare troppo i tempi, ma la pazienza non è illimitata: o l’operazione si sblocca a breve, oppure la dirigenza potrebbe virare su altri profili.
L’offerta del Milan, considerata “importante” dal direttore sportivo Tare, resta ferma: 33 milioni di euro più 5 di bonus. Proposta che però il Bruges ha finora giudicato insufficiente. Jashari, da parte sua, ha già rifiutato le avance di West Ham e Nottingham Forest, ribadendo la sua preferenza per i rossoneri.
Ora la palla è nelle mani del club belga, mentre il Milan resta alla finestra. L’obiettivo è regalare il centrocampista ad Allegri il prima possibile, ma serve un segnale chiaro da Bruges per chiudere la trattativa.
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