Calciomercato

Milan, il ritorno di Thiago Silva non è utopia

Il difensore brasiliano ha giocato coi rossoneri dal 2009 al 2012

Milan, il ritorno di Thiago Silva non è utopia

Le indiscrezioni emerse nei giorni scorsi su La Repubblica, che parlavano di un possibile interessamento del Milan per Thiago Silva, trovano ora nuovi riscontri dal Brasile. Secondo quanto riportato da O Globo, il difensore del Fluminense avrebbe infatti maturato l’idea di interrompere con alcuni mesi di anticipo il contratto che lo lega al club carioca fino a giugno 2026, con l’obiettivo di tornare in Europa già nel mese di dicembre. A 41 anni, il centrale brasiliano sente il bisogno di avvicinarsi nuovamente alla sua famiglia, che vive stabilmente in Inghilterra, e di chiudere la carriera di calciatore in un contesto geografico più compatibile con le esigenze personali prima di dedicarsi alla sua futura avventura da allenatore. La decisione, stando alle fonti brasiliane, sarebbe praticamente definitiva e dovrebbe essere comunicata a breve alla società, che non dovrebbe opporsi e anzi sarebbe pronta ad assecondare il desiderio del giocatore.

Una volta salutato il Fluminense, Thiago Silva valuterà insieme ai suoi cari il prossimo club. Non è quindi da escludere un contatto con il Milan, squadra in cui ha militato tra il 2009 e il 2012, conquistando uno Scudetto e una Supercoppa italiana, lasciando un ricordo molto positivo tra i tifosi rossoneri. L’idea di un ritorno in Italia, così come un’eventuale esperienza in Francia o un nuovo periodo in Inghilterra, rimane sul tavolo: ciò che conta, per lui, è poter raggiungere facilmente i figli, attualmente impegnati nelle giovanili del Chelsea.

Il progetto di Thiago Silva guarda però già al futuro: entro tre anni, il difensore vorrebbe iniziare una carriera in panchina, magari partendo dal settore giovanile o da un club di dimensioni più contenute, per costruire un percorso graduale e formativo.

Nonostante ciò, un possibile ritorno nel calcio europeo riaccende anche un’ultima ambizione da giocatore: partecipare al Mondiale del 2026, che sarebbe il quinto della sua straordinaria carriera. Un obiettivo che, realisticamente, sembra difficile da centrare. Il ct del Brasile, Carlo Ancelotti, non ha infatti mai convocato il difensore da quando ha assunto la guida della Seleção, pur avendo già chiamato ben 42 giocatori. E le dichiarazioni rilasciate di recente dall’allenatore italiano fanno pensare che la linea non cambierà: «Ho molta fiducia in questo gruppo – ha spiegato – sono ragazzi seri, professionali e profondamente legati alla maglia».

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Un post condiviso da Fluminense F.C. (@fluminensefc)