Milan, continua la caccia all'allenatore: Italiano resta la prima scelta
La priorità di Tare è il nuovo allenatore: il preferito resta il tecnico del Bologna, le alternative sono Allegri, Mancini e Thiago Motta

Al Milan serve un allenatore. Subito. Ma soprattutto serve quello giusto. Dopo una stagione chiusa mestamente all’ottavo posto e con due scelte sbagliate in panchina, è arrivato il momento di voltare pagina con decisione. Niente più esperimenti, l’identikit è chiaro: esperienza, italianità e conoscenza profonda della Serie A.
E allora occhi puntati su Vincenzo Italiano. È da tempo in cima alla lista rossonera e le ultime novità tengono accesa la speranza: il faccia a faccia col Bologna per il rinnovo non ha portato alla fumata bianca. Ancora distanza tra domanda e offerta, soprattutto sullo stipendio. I rossoblù restano cautamente ottimisti, ma finché non ci sarà una firma, il Milan continuerà il pressing. E le carte da giocare non mancano: prestigio del club, settimana libera da impegni europei e un contratto da oltre 3 milioni netti a stagione, più di quanto i felsinei siano disposti a mettere sul piatto.
La trattativa è complicata, ma la partita resta apertissima.
Piano B? Già pronto
Nel frattempo, però, serve un’alternativa credibile. Il nuovo direttore sportivo Igli Tare, fresco di ufficializzazione, si è già messo in moto. Ma il tempo stringe e lo scenario si fa rovente: il risiko delle panchine è iniziato e, come spesso accade, il Milan sembra arrivare in ritardo.
Conte è sfumato (direzione Juve) e i rossoneri devono accelerare. Non è tramontata la pista Max Allegri, che per molti nel mondo Milan resta il profilo ideale: carisma, conoscenza dell’ambiente e voglia di rivalsa. E poi, lui stesso non ha mai nascosto il sogno di tornare a San Siro.
Nel casting non mancano i nomi intriganti: Roberto Mancini, Thiago Motta e un pensierino su Cesc Fabregas.
Tare, si parte da qui
«Siamo felici di accoglierlo, è la figura giusta da cui ripartire» ha detto l’ad Giorgio Furlani. E in effetti Tare porta con sé esperienza, visione internazionale e conoscenza del calcio italiano: tutto ciò che serve per rilanciare un Milan in cerca di identità.
Lo stesso Tare si è detto «orgoglioso e consapevole della responsabilità», pronto a rimettere i rossoneri al centro della scena italiana ed europea. E sul suo tavolo, oltre alla scelta dell’allenatore, ci sono già altri dossier caldissimi.
Rinnovi e mercato: missione rilancio
Si parte con i rinnovi: blindare Maignan (in scadenza 2026) è la priorità, così come Pulisic (2027). Più complicata la situazione di Theo Hernandez: se arriveranno offerte importanti, sarà addio.
E poi c’è il caso Reijnders: il City lo vuole, ma il Milan deve lanciare un segnale forte. Trattenerlo sarebbe un messaggio chiaro: non si vende il futuro.
AC Milan announces the appointment of Igli Tare as the First Team’s Sporting Director#SempreMilan
— AC Milan (@acmilan) May 26, 2025