Non è ancora tempo di addii ufficiali, ma le sensazioni che circolano attorno a Mike Maignan sono chiare: il futuro del portiere francese sembra sempre più lontano dal Milan. Lontano da Milanello, forse anche dalla Serie A. Le riflessioni, da parte della società, sono cominciate da tempo.
Le prestazioni dell’ex Lille non sono in discussione, anzi. Basterebbe citare la recente prodezza su Gatti per ricordare quanto Maignan resti, nonostante tutto, un top nel suo ruolo. Anche il suo stipendio da 2,8 milioni a stagione, per gli standard internazionali, è più che sostenibile. Eppure, il nodo rinnovo resta irrisolto da mesi. Le trattative tra l’entourage del portiere e il club sono ferme, complicate non solo dalle richieste di adeguamento economico ma anche da una questione anagrafica: a luglio Maignan compirà 31 anni e il Milan, coerentemente con la sua linea di sostenibilità, non è intenzionato a fare investimenti pesanti su un calciatore che tra due anni supererà i 33.
Il rischio di perdere il giocatore a parametro zero nel 2026, senza un accordo per il prolungamento, spinge la dirigenza rossonera a valutare tutte le opzioni.
Intanto, la macchina del futuro è già in movimento. Da diverse settimane, il Milan ha cominciato a scandagliare il mercato dei portieri alla ricerca di un possibile erede. I primi nomi emersi sono quelli di Zion Suzuki, talento giapponese in forza al Parma e valutato circa 15 milioni di euro, e di Elia Caprile, oggi al Cagliari dopo la stagione al Bari, con una valutazione intorno ai 12 milioni. Entrambi giovani, entrambi in linea con il profilo che il club cerca: prospettiva, costo contenuto e ingaggio sostenibile.
Ma nelle ultime ore è spuntato un nome nuovo dalla Bundesliga, segnalato dalla Gazzetta dello Sport: Noah Atubolu. Classe 2002, portiere del Friburgo, ha un valore di mercato stimato in 18 milioni ed è reduce dalla sua prima convocazione con la nazionale maggiore tedesca. La sua crescita è stata costante, tanto da farsi notare anche per le sue doti nei rigori parati: cinque tra la scorsa stagione e quella attuale, un dettaglio che racconta della sua prontezza nei momenti decisivi.
Il Milan riflette. Il rapporto con Maignan è destinato a concludersi, salvo ribaltoni. E in una stagione che potrebbe segnare una nuova svolta per la rosa, quella tra i pali rischia di essere una delle prime pedine a cambiare.