In casa Juventus tira aria di cambiamento, ancora una volta. Stavolta, però, la rivoluzione non riguarda dirigenti o allenatori, ma l’attacco: il reparto in cui il club ha investito di più in estate, senza ottenere finora i risultati sperati. Le scelte del nuovo amministratore delegato Damien Comolli non hanno pienamente convinto e nei prossimi mesi verranno fatte valutazioni approfondite per capire su chi puntare nella prossima stagione.
Il nome più chiacchierato resta quello di Dusan Vlahovic, il cui contratto scade nel giugno 2026. Lo stesso Comolli ha confermato che i discorsi per il rinnovo sono momentaneamente fermi: “Parleremo del futuro a fine stagione, non ci saranno novità prima”, ha spiegato. Il messaggio è chiaro: la Juventus dovrà contenere i costi, rispettando il Squad Cost Ratio UEFA del 70% tra spese e ricavi. In sostanza, un prolungamento è possibile solo con un ingaggio inferiore ai 12 milioni attualmente percepiti dal serbo. Il rischio, tuttavia, è quello di perderlo a parametro zero già nella prossima sessione di mercato, spingendo i bianconeri a valutare un investimento anticipato a gennaio.
Situazione in stallo anche per Kenan Yildiz. I contatti con l’entourage del giovane turco sono stati frequenti, ma la trattativa per estendere l’accordo (oggi valido fino al 2029) al 2030 si è complicata. Yildiz chiede un aumento dagli attuali 1,7 milioni a circa 6, cifra simile a quella di David, ma la Juventus non sembra disposta a spingersi oltre i 5 milioni. Non è escluso un intervento diretto di John Elkann, grande estimatore del ragazzo, apprezzato per la dedizione mostrata nonostante i recenti problemi fisici.
Infine, restano da decifrare i destini di Jonathan David e Loïs Openda. Il canadese, arrivato a parametro zero, ha deluso le aspettative e potrebbe partire già a gennaio, con il Milan interessato. Diverso il discorso per Openda: il suo riscatto dal Lipsia scatterà solo in caso di qualificazione alla prossima Champions League.
In attesa del nuovo direttore sportivo, la Juventus ha già avviato la pianificazione del futuro. L’obiettivo è chiaro: costruire un attacco finalmente all’altezza delle ambizioni bianconere.
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