Prossimo a spegnere 37 candeline, Yann Sommer si ritrova improvvisamente al centro delle critiche dopo la sconfitta nel derby dell’Inter. L’errore sul tiro di Saelemaekers – una respinta tecnicamente rivedibile che ha aperto la strada al gol – è innegabile, ma sarebbe riduttivo addossargli tutte le colpe. La palla persa da Calhanoglu a inizio azione e la scarsa reattività di Akanji sul rapace inserimento di Pulisic spiegano che si è trattato di un errore collettivo, non solo individuale. Nonostante ciò, è vero che la stagione di Sommer è stata costellata da alcune indecisioni evidenti.
Dal punto di vista più generale, restano impresse nella memoria le reti incassate da Yildiz e soprattutto da Adzic nella sfida con la Juventus: due conclusioni dalla distanza che hanno inciso pesantemente sul risultato, in particolare il gol del giovane montenegrino, decisivo per il 4-3 finale bianconero. Altre sbavature hanno avuto un impatto minore, ma non sono passate inosservate: l’uscita poco convinta a Napoli sul momentaneo 2-0 firmato McTominay, oppure quella sventurata nel finale contro la Roma all’Olimpico, che aveva rischiato di compromettere un successo fondamentale dei nerazzurri. Anche a Verona, in occasione dell’1-1 di Giovane, la deviazione morbida sul destro del brasiliano aveva lasciato più di un dubbio.
Resta tuttavia ingeneroso attribuire a Sommer più responsabilità di quante ne abbia davvero. Parliamo di un portiere che, per anagrafe, si trova nella fase discendente di una carriera notevole e che appena sette mesi fa è stato decisivo nella straordinaria semifinale contro il Barcellona, solo una delle tante partite in cui ha dimostrato il suo valore con interventi da autentico leader.
Ciononostante, con un contratto in scadenza, è inevitabile che il club stia valutando alternative. I nomi circolati negli ultimi giorni sono quelli di Caprile del Cagliari, di Suzuki del Parma, di Atubolu del Friburgo e perfino del più esperto Dibu Martinez. Una riflessione necessaria anche alla luce del momento delicato di Josep Martinez: entrato benissimo nelle rotazioni stagionali, è ora fermo da un mese per un difficile percorso di recupero psicologico dopo il recente incidente stradale.
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