Affare mancato

Ibrahimovic, ritorno al passato: “Potevo andare alla Roma”

Zlatan Ibrahimovic torna su una trattativa di mercato che non lo vide arrivare nella Capitale visto che la Roma scelse Mido al suo posto.

Ibrahimovic, ritorno al passato: “Potevo andare alla Roma”

A volte bastano poche parole, dette con il tono giusto e al momento giusto, per riaccendere un ricordo rimasto sepolto da quasi vent’anni. È quanto accaduto con Zlatan Ibrahimovic, che durante la riunione generale dell’ECA — alla quale era presente anche la famiglia Friedkin — ha regalato un curioso retroscena di mercato che ha riportato indietro nel tempo tifosi e addetti ai lavori. Lo svedese, ormai icona del calcio mondiale e oggi in una nuova fase della sua carriera, ha infatti rivelato di essere stato molto vicino alla Roma nel 2006, prima che il club giallorosso prendesse un’altra strada.

Come spesso accade con Ibrahimovic, il messaggio è arrivato avvolto da un velo d’ironia, ma il significato è apparso chiaro a tutti. “C’è stato un momento in cui ero vicino ad andare in una squadra italiana, ma non dirò il nome perché c’è un mio amico che tifa l’altra squadra di questa città e mi deve dare un passaggio a casa”, ha dichiarato sorridendo, lasciando intendere che si trattasse proprio della Roma. Un riferimento che ha scatenato la reazione divertita del pubblico, ma anche un pizzico di rimpianto tra i romanisti, che con il senno di poi avrebbero forse voluto vedere Zlatan con la maglia numero 9 giallorossa.

Quell’estate del 2006 la Roma scelse invece di puntare sull’egiziano Mido, reduce da alcune buone stagioni in Europa ma incapace di lasciare il segno nella Capitale. Il suo passaggio a Trigoria si rivelò infatti tutt’altro che memorabile: nessun gol segnato e un’avventura durata lo spazio di pochi mesi. Un bilancio che, accostato alla carriera di Ibrahimovic in Italia, fa inevitabilmente riflettere. L’attaccante svedese, tra Juventus, Inter e Milan, ha scritto pagine importanti della Serie A, segnando a ripetizione e imponendosi come uno dei giocatori più dominanti della sua generazione.

Non è mancato, da parte di Ibra, anche un pensiero rivolto al futuro e alla prossima edizione del Mondiale. La sua Svezia non sarà tra le protagoniste del torneo, ma l’ex centravanti ha già scelto per chi farà il tifo. “Chi vince il Mondiale? La Svezia non è qualificata, io spero il Brasile. Direi loro per il mio amico Ancelotti. Tiferò per loro. Ha il tocco magico chissà che non trasformi in oro anche quello”, ha detto con il consueto carisma.

Un augurio sentito per Carlo Ancelotti, oggi commissario tecnico della Seleção e in passato protagonista anche lui in giallorosso, seppur da calciatore. Le strade del calcio si incrociano e si separano in modi imprevedibili: in questo caso resta il fascino di ciò che poteva essere e non è stato. E un retroscena che, a distanza di quasi vent’anni, accende ancora la fantasia dei tifosi della Roma.