Inter, piacciono Hojlund e David per l'attacco

Fari nerazzurri su Hojlund e David. Se c’è un insegnamento che l’ultima stagione ha lasciato in casa Inter, è che i gol non possono più essere affidati unicamente alla coppia Lautaro-Thuram. Un concetto già abbozzato un anno fa, ma che oggi suona come una priorità assoluta, anche alla luce del rendimento deludente di Taremi: l’iraniano è stato l’oggetto misterioso di un attacco chiamato a reggere 59 partite stagionali, e la sua assenza si è fatta sentire.

Da qui riparte il progetto nerazzurro: cambiare, rinforzare, investire. La dirigenza ha stanziato un budget di circa 40 milioni per potenziare il reparto offensivo, con nomi già ben evidenziati sul taccuino. In cima alla lista: Jonathan David e Rasmus Hojlund, senza trascurare l’opzione Ange-Yoan Bonny.

Il canadese del Lille è un vecchio pallino dell’Inter, mai uscito davvero dai radar. Ora, con un contratto in scadenza e un trasferimento a parametro zero all’orizzonte, la pista si è riaccesa. Il Napoli aveva già lavorato sull’operazione, definendo un’intesa da quattro anni a 5 milioni netti a stagione, ma l’arrivo di Antonio Conte ha rallentato i tempi. La trattativa è in stand-by, e l’Inter è pronta ad approfittarne, forte di una proposta economica simile a quella avanzata nei mesi scorsi.

L’altra ipotesi forte porta a Hojlund. L’ex Atalanta, passato al Manchester United per 75 milioni più 10 di bonus, è reduce da una stagione deludente (appena 4 reti in 32 presenze di Premier) e potrebbe partire in prestito con diritto di riscatto. Tornare in Serie A, in un contesto che conosce bene, potrebbe rappresentare la svolta per rilanciarsi. All’Inter troverebbe un ruolo da titolare aggiunto, senza pressioni da bomber unico.

Ma non è finita. Gli addii di Arnautovic e Correa impongono un doppio innesto in attacco. E Bonny, 21enne del Parma, resta la prima scelta per completare il reparto. L’ideale sarebbe chiudere l’operazione entro l’inizio del Mondiale per club, aggiungendolo a Luis Henrique e Sucic, già messi sotto contratto.

Il tempo stringe: la deadline è martedì prossimo. L’Inter ci prova. Basterà?