Inter-Dumfries: attenzione al Barça, se paga la clausola...
Denzel Dumfries ha una clausola per l'estero che scade il 15 luglio: con 25 mln una squadra estera può portarsi a casa l'olandese.

L’Inter osserva con attenzione e un filo di preoccupazione il futuro di Denzel Dumfries, uno dei protagonisti indiscussi dell’ultima stagione nerazzurra. L’esterno olandese, tra i migliori interpreti del ruolo in Europa, è al centro di un intreccio di mercato che potrebbe prendere una piega concreta entro pochi giorni. A preoccupare la dirigenza interista è una clausola rescissoria, valida fino al 15 luglio, che fissa a 25 milioni di euro il prezzo per strapparlo da Milano. Una cifra tutto sommato accessibile per i club europei più strutturati, e che rende la sua permanenza tutt’altro che scontata.
Dumfries ha dimostrato di essere un elemento fondamentale nello scacchiere nerazzurro: decisivo per fisicità, corsa e impatto emotivo sulla squadra, è stato determinante anche quando è mancato. La sua assenza per infortunio nel momento clou della stagione ha inciso eccome, a conferma di quanto sia centrale nel progetto. Una centralità che non è passata inosservata nel resto del continente, dove in più di un club si valutano le opportunità offerte dalla clausola.
A rendere ancora più incerta la situazione, il recente cambio di agente da parte di Dumfries. L’esterno ha deciso di affidarsi a Jorge Mendes, un nome che da solo basta a far pensare a possibili scenari di mercato. Ed è proprio Mendes ad aver tessuto i primi contatti con il Barcellona, interessato a rinforzarsi sulla fascia destra. Il club catalano, oggi guidato da Hansi Flick, ha già incrociato Dumfries nella semifinale di Champions League e conserva un’immagine nitida delle sue qualità. L’interesse è concreto, anche se tutto ruota attorno alla clausola: scaduta il 15 luglio, aprirà a nuove valutazioni, certamente superiori ai 25 milioni fissati oggi.
Quella clausola, vale la pena ricordarlo, è esercitabile solo da club esteri e va pagata in un’unica soluzione. Fu inserita dai vecchi procuratori del giocatore, l’agenzia Wasserman, come condizione per il rinnovo contrattuale avvenuto in extremis rispetto alla scadenza. Una concessione che l’Inter accettò per evitare di perdere il giocatore a parametro zero, ma che ora rischia di trasformarsi in un’arma a doppio taglio.
Nonostante tutto, l’ipotesi di una permanenza non è da escludere. Dumfries non ha mai fatto trapelare segnali di rottura e, anzi, nelle sue dichiarazioni più recenti ha mostrato attaccamento e ambizione: "Mi rimane uno step da fare con l’Inter, provare a vincere la Champions League, è il mio sogno", ha dichiarato alla Gazzetta dello Sport lo scorso 24 giugno. Parole che fanno ben sperare, ma che da sole non bastano a blindare un futuro che resta in bilico.
Nel frattempo, l’Inter si prepara. L’arrivo di Luis Henrique non è da considerarsi una sostituzione diretta: il brasiliano ex Marsiglia è stato individuato come una soluzione alternativa, non come un titolare. Se Dumfries dovesse partire, Marotta e Ausilio si muoverebbero subito per individuare un rinforzo all’altezza. Piace da tempo Dan Ndoye, esterno svizzero del Bologna, ma la valutazione di 45 milioni fatta dal club rossoblù – e la concorrenza del Napoli di Conte – rendono l’operazione complicata.
Il conto alla rovescia è iniziato. Tra undici giorni la clausola sarà carta straccia e l’Inter potrà gestire la situazione con maggiore margine. Fino ad allora, però, tutto può succedere. E molto dipenderà da ciò che deciderà Dumfries.