Stallo di mercato

Anche Doué obiettivo complicato: Milan ancora senza terzini

Guéla Doué, terzino dello Strasburgo, fratello del campione d'Europa Désiré, piace al Milan ma la trattativa continua a esser complicata.

Anche Doué obiettivo complicato: Milan ancora senza terzini
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Il tempo stringe e i dubbi aumentano. A poco più di un mese dall’esordio ufficiale in Coppa Italia contro il Bari, il Milan si ritrova ancora senza il vice Theo Hernandez e con un mercato terzini che si sta rivelando ben più complicato del previsto. Gli scenari che si andavano delineando sono stati ribaltati nel giro di poche ore, con l’ultima beffa che porta il nome di Archie Brown. L’inglese, a un passo dal trasferimento in rossonero, ha clamorosamente cambiato rotta scegliendo il Fenerbahce dopo un tentennamento durato meno di ventiquattro ore.

Una doccia fredda per Furlani e Tare, che pensavano di aver blindato l’esterno sinistro in arrivo dal Gent, salvo poi vederlo volare in Turchia per sottoporsi alle visite mediche e firmare con il club di José Mourinho. Una virata che ha colto il Milan di sorpresa e che ha inevitabilmente complicato una strategia di mercato che doveva portare rinforzi mirati e immediati già nelle prime settimane di preparazione estiva.

Ma Brown non è l’unico nodo. Anche la pista che porta a Guéla Doué dello Strasburgo si sta rivelando più impervia del previsto. Il club francese continua a mantenere una posizione rigida, chiedendo non meno di 30 milioni per il terzino classe 2002, fratello di Désiré Doué, stella del PSG. Il Milan si è spinto a offrire 15 milioni, ma la distanza resta ampia. E anche se formalmente non si può parlare di rottura, il dialogo al momento appare in una fase di stallo, con poche prospettive di sbocco a breve termine.

La sensazione è che, di fronte a queste difficoltà, la dirigenza rossonera stia già guardando altrove. Uno dei nomi emersi nelle ultime ore è quello di Marc Pubill dell’Almeria, profilo giovane e di prospettiva che potrebbe rientrare in un’operazione più sostenibile dal punto di vista economico. Una soluzione di ripiego? Forse, ma anche un tentativo per non rimanere scoperti in un reparto in cui, al momento, mancano alternative affidabili.

Il mercato del Milan era partito con entusiasmo. Dopo l’arrivo di Luka Modric e la chiusura dell’affare Samuele Ricci, l’idea era quella di costruire in fretta una rosa competitiva da consegnare ad Allegri già in ritiro. Invece, proprio in una delle zone chiave del campo – quella fascia sinistra che per anni è stata dominio incontrastato di Theo Hernandez – la situazione è ancora ferma. E questo nonostante l’urgenza sia evidente: Allegri ha bisogno di alternative pronte per iniziare a costruire un’identità chiara sin da subito, dopo una stagione, quella passata, che ha lasciato macerie e interrogativi.

A Milanello, dove il tecnico ha già iniziato a lavorare con il gruppo, si respira un cauto ottimismo, ma anche la consapevolezza che serva un cambio di passo. Il Milan non può permettersi altri passi falsi, soprattutto in un mercato in cui molte rivali si stanno muovendo con decisione. Per ora, le promesse di rivoluzione restano appese a trattative in salita e a colpi mancati. E il rischio è che, senza un’accelerazione concreta, la nuova stagione possa cominciare con gli stessi problemi irrisolti della precedente.