Donnarumma, ecco dove può andare se lascia il Psg
Donnarumma, ecco dove può andare se lascia il Psg

Sguardi, frasi affettuose e una visita improvvisa: il futuro di Gigio Donnarumma potrebbe avere scenari sorprendenti. Nel ritiro della Nazionale, i toni distesi verso i compagni dell’Inter e la comparsa del suo agente Enzo Raiola nella sede nerazzurra di viale della Liberazione hanno acceso una serie di indizi che, messi insieme, iniziano a delineare ipotesi clamorose. Anche se, per ora, nulla è più di una suggestione.
È il momento, dunque, di fare chiarezza tra le trame che si muovono attorno al numero uno della Nazionale, fresco campione di Francia col Paris Saint-Germain. Il suo contratto con il club parigino scade nel 2026, ma da mesi è in corso un dialogo per un possibile rinnovo a lungo termine. A detta del diretto interessato, “priorità al Psg”, parole pronunciate sia dopo la semifinale di Champions a Monaco di Baviera sia nella recente conferenza stampa in azzurro. Ma dietro quell’apertura si nascondono dinamiche ben più complesse.
Al centro della trattativa c’è l’aspetto economico. Donnarumma chiede un adeguamento sostanzioso rispetto agli attuali 10 milioni netti a stagione, spingendo per entrare nel ristretto club dei portieri più pagati al mondo. Una richiesta che pesa sul tavolo parigino, anche alla luce delle tensioni accumulate nel tempo e di quella voglia, tutta "gigiesca", di misurarsi sempre con nuove sfide. La vittoria in Champions League ha rappresentato un traguardo importante, ma non definitivo. Per il portiere campano, potrebbe essere arrivato il momento di rimettersi in discussione in contesti diversi, magari più competitivi del campionato francese.
Ecco allora che lo sguardo si sposta sulle big italiane, pronte a capire se davvero esistano spiragli per un suo ritorno. Il Milan, oggi impegnato a trattenere Maignan dalle lusinghe del Chelsea, valuta l’ipotesi Svilar, ma difficilmente il Psg lascerà partire Donnarumma a cuor leggero, tanto meno per facilitare un romantico (e divisivo) ritorno a casa. Il ricordo del suo addio del 2021 è ancora una ferita aperta per una parte della tifoseria rossonera.
Still thinking about this Donnarumma save from Ødegaard 😮💨#UCL pic.twitter.com/9LSuFD9LsO
— UEFA Champions League (@ChampionsLeague) May 9, 2025
Anche la Juventus osserva con interesse, pur alle prese con conti in sofferenza e una rosa in pieno restyling. Il reparto portieri, con Di Gregorio in arrivo e Perin a garantire affidabilità, è forse l’ultimo dei problemi. E poi c’è l’Inter: Sommer è un portiere esperto, ma ha superato i 36 anni e il futuro tra i pali va pianificato. Per i nerazzurri, l’idea Donnarumma potrebbe diventare attuale non ora, ma tra un anno, magari a parametro zero.
Tuttavia, su tutte le ipotesi italiane grava un’ombra fiscale. Il mancato rinnovo del Decreto Crescita – che dal 2019 agevolava il ritorno dei calciatori italiani dall’estero – riduce drasticamente l’appeal economico delle nostre società. Se il Governo decidesse di reintegrarlo nel 2026, le possibilità di rivedere Gigio in Serie A aumenterebbero sensibilmente. Ma per ora è solo una possibilità teorica.
Nel frattempo, restano attenti anche i grandi club europei. Il Bayern Monaco, pur fedele al monumento Neuer, sta pensando al futuro. E anche il Real Madrid osserva Donnarumma: con Courtois avviato verso i 34 anni, il casting per il dopo potrebbe già essere in corso. In sottofondo, le corazzate della Premier League restano sempre una minaccia credibile, forti di risorse e ambizioni.
A 26 anni, Donnarumma ha già collezionato trofei, esperienza e pressioni che molti colleghi non vivono in tutta una carriera. Ma la sensazione è che la sua storia sia solo a metà. E la maglia azzurra, che continua a onorare con orgoglio, resta il legame più forte con un’Italia che spera, un giorno, di riabbracciarlo.