Nuovi orizzonti

Milan-Como a febbraio in Australia: trattative avanzate

L'Australia chiama, l'Italia risponde. L'idea di portare Milan-Como, partita di Serie A, a febbraio a Perth è sempre più attuale.

Milan-Como a febbraio in Australia: trattative avanzate

Il calcio italiano potrebbe scrivere una pagina senza precedenti il prossimo 8 febbraio. Milan-Como, gara valida per il campionato di Serie A, potrebbe non disputarsi a San Siro, come ci si aspetterebbe, ma addirittura dall’altra parte del mondo, in Australia. L’Optus Stadium di Perth è il candidato numero uno per ospitare il match, in una mossa che rappresenterebbe una vera e propria rivoluzione nel panorama del calcio europeo. Il motivo? A Milano, in quel periodo, lo stadio sarà impegnato per la cerimonia di apertura dei Giochi Olimpici invernali, e la Lega Serie A ha colto l’occasione per valutare un’operazione strategica di espansione internazionale.

L’idea, che ha già fatto molto discutere, è tutt’altro che campata in aria. Le trattative sono avanzate e si attende ora il passaggio cruciale: l’approvazione da parte della UEFA, prevista per l’11 settembre. A confermarlo è stato il presidente della Lega Serie A, Ezio Simonelli, che ha fatto il punto sulla situazione, lasciando trasparire un cauto ottimismo: “Siamo in attesa dell’approvazione da parte della Uefa che si pronuncerà l’11 settembre. Io continuo a essere moderatamente positivo nonostante un po’ di movimento contrario sulla vicenda. Come Lega abbiamo anche la responsabilità di aumentare la visibilità del prodotto nei paesi in cui c’è domanda”.

L’Australia, in particolare, rappresenta uno di quei mercati considerati strategici per lo sviluppo della Serie A. La passione per il calcio italiano è viva e diffusa, e un evento del genere permetterebbe alla Lega di consolidare la propria presenza globale. Naturalmente, non mancano le critiche: spostare una partita di campionato a 14.000 chilometri di distanza solleva interrogativi su logistica, equità sportiva e tutela dei tifosi italiani. Ma per la Lega si tratta di un passo necessario verso un futuro più internazionale.

Oltre all’operazione australiana, San Siro resta centrale anche per un’altra vicenda delicata: l’Europeo 2032. Milano, ad oggi, rischia concretamente di non essere tra le sedi della competizione. A lanciare l’allarme è stato lo stesso Simonelli, che ha sottolineato come la situazione attuale dello stadio rischi di tagliare fuori il capoluogo lombardo da un evento di portata continentale: “A oggi, se non succede qualcosa, Milano non potrà ospitarli nel proprio stadio. Sono preoccupato: ne ho parlato anche con le proprietà e siamo allineati. Questo mio grido d’allarme è anche il grido d’allarme delle società: siamo però fiduciosi come Lega che entro il 30 settembre si prenda questa decisione e poi si vada dritti verso il nuovo stadio perché è interesse della città, delle squadre e dell’Italia. Il contrario sarebbe una sconfitta per tutto il paese. E speriamo che questo allineamento di pensiero si concretizzi in un allineamento di azione”.

Intanto, cambia anche il volto istituzionale della Lega: Simonelli ha parlato come presidente della nuova “Lega Calcio Serie A”, dicitura che prende ufficialmente il posto della più lunga “Lega Nazionale Professionisti Serie A”. Una scelta mirata, secondo il numero uno del calcio italiano: “Un cambio nome necessario. Il precedente era troppo lungo. E questo rimette al centro del progetto il calcio, considerato che in giro per il mondo ci conoscono come Serie A o come calcio italiano”.

Un calcio italiano, insomma, sempre più proiettato all’estero, tra sfide logistiche e ambizioni di crescita. E che ora guarda all’Australia come banco di prova per il suo futuro globale.