L'intervista

Ancelotti su Donnarumma: «Meglio un portiere bravo con le mani"

Il ct del Brasile commenta la decisione di Luis Enrique e parla di Italia, Milan e del suo futuro

Ancelotti su Donnarumma: «Meglio un portiere bravo con le mani"
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Carlo Ancelotti prende posizione sul caso Donnarumma. La scelta di Luis Enrique di puntare su Lucas Chevalier, rinunciando all'ex Milan per privilegiare un portiere più affidabile con i piedi, non convince affatto il commissario tecnico del Brasile: «Personalmente preferisco un portiere bravo con le mani, e Alisson lo è – ha dichiarato in un'intervista a Il Giornale –. Enrique è schietto, ha una visione diversa del ruolo che è cambiato con i nuovi regolamenti, ma io continuo a pensarla così: il calcio, nonostante tutto, in certe cose non cambia».

Brasile, la nuova avventura

Il tecnico emiliano sembra essersi perfettamente ambientato a Rio de Janeiro, dove vive per immergersi nella cultura calcistica verdeoro: «La Federcalcio brasiliana è organizzata in modo perfetto, la qualità dei giocatori è molto alta e il rapporto fra il Paese e la Nazionale è unico. Vivo qui per studiare e apprendere, sono contento di questo passo». Con lui, in panchina, anche un ex compagno di mille battaglie: Gennaro Gattuso. «Mai avrei immaginato Rino come ct del Brasile, ma ha tutte le qualità per onorare questo ruolo. Ha carattere e personalità. Spero di incontrarlo al Mondiale».

Italia in crisi e Milan nel cuore

Ancelotti non nasconde la preoccupazione per il calcio italiano: «È un problema generazionale, mancano grandi attaccanti come Vieri, Totti, Del Piero, Inzaghi. A centrocampo e in difesa siamo coperti, davanti invece facciamo fatica a produrre talenti». Il pensiero torna anche al Milan, club che rimane nel cuore dell'allenatore di Reggiolo. «Sono contento del ritorno di Allegri: è un punto di riferimento importante per squadra e società. Con Modric ho parlato, è felice della scelta e sa che potrà lasciare il segno in Serie A. È un professionista assoluto, lo scorso anno non ha saltato un solo allenamento».

Futuro senza pensione

E chi immagina un Ancelotti pronto a dire addio al calcio dopo l'esperienza con il Brasile, riceve una risposta netta: «Ho tre opzioni: restare qui, trovare qualcosa di interessante o smettere. Ma Ancelotti pensionato? Lo escludo».