Ancelotti: "Onorato di allenare la Nazionale più forte del mondo"
Il tecnico di Reggiolo si è presentato ufficialmente alla stampa brasiliana: "Sono qui per mettere a disposizione la mia esperienza"

Carlo Ancelotti è ufficialmente il nuovo commissario tecnico del Brasile, chiamato a compiere una missione da sogno (e da brividi): riportare la Seleçao alla conquista del sesto Mondiale, il leggendario “hexa”.
Presentazione in grande stile ieri sera al Grand Hyatt di Rio de Janeiro, davanti a 250 giornalisti e a un’atmosfera che mescolava curiosità, emozione e rispetto per uno dei tecnici più vincenti della storia del calcio. La conferenza è stata uno show, e Carletto ha subito conquistato la platea.
“Ho accettato la sfida più grande: il Brasile”
Ancelotti ha parlato in spagnolo, ma il messaggio era chiarissimo: «Sono orgoglioso. Guiderò la squadra più forte del mondo. Ho grandi aspettative per questa missione. Ho accettato la sfida perché il Brasile è la nazionale più vincente della storia. E perché credo che, con lavoro e unità, possiamo tornare campioni».
E su un eventuale futuro in azzurro? «L’Italia ha già un grande allenatore, Luciano Spalletti. Io sono qui per dare tutto al Brasile».
Gli “italiani” convocati e il caso Neymar
Nella prima lista di Carlinhos compaiono due volti noti della Serie A: Carlos Augusto (Inter) ed Ederson (Atalanta). «Entrambi hanno fatto una stagione eccellente. Carlos giocherà addirittura la finale di Champions. Ho molta fiducia in loro», ha detto Ancelotti alla Gazzetta dello Sport.
E Neymar? Per ora è fuori. Tornato da poco dopo l’ennesimo infortunio, non è stato convocato per le prime uscite. Ma Carletto è chiaro: «Contiamo su di lui. È importante, lo è sempre stato. Ho parlato con Neymar, ci siamo capiti perfettamente. Vuole tornare al top per la Coppa del Mondo».
Una CBF in cerca di rinascita punta tutto su Ancelotti
La scelta di Ancelotti arriva in un momento delicatissimo per la CBF, travolta da anni di instabilità politica e scandali. L’ultimo, con la destituzione di Ednaldo Rodrigues, aveva lasciato in dubbio l’accordo con l’ex tecnico del Real Madrid. Ma ora il nuovo presidente Samir Xaud ha confermato tutto e lanciato un messaggio forte: «Ancelotti avrà piena autonomia. È uno dei migliori allenatori del mondo».
Carletto e il Brasile, un legame antico
Durante la presentazione, Ancelotti ha ricordato con affetto i suoi primi contatti col Brasile: «Tutto iniziò negli anni ’80, quando giocavo nella Roma con Paulo Roberto Falcao e Toninho Cerezo. Già allora capii che il calcio brasiliano è qualcosa di unico». E ieri sera è arrivato anche il caloroso abbraccio di Luiz Felipe Scolari, il CT del trionfo del 2002: «Sarò sempre con te. Sei l’uomo giusto per noi».
Talento sì, ma serve sacrificio
Infine, una riflessione profonda: «Il Brasile ha sempre avuto talento, ma non sempre è riuscito ad abbinarlo al sacrificio. Io sono qui per dare equilibrio, per mettere a disposizione la mia esperienza. Non sarà solo una sfida calcistica, ma anche umana. Serve l’aiuto di tutti: CBF, giocatori, tifosi. Solo così torneremo in cima al mondo».
Benvenuto, Carlinhos
Con una valigia piena di trofei e la consueta calma dei fuoriclasse, Ancelotti è pronto a riscrivere la storia della Seleção. Il countdown per il Mondiale 2026 è già cominciato. E in Brasile, ora più che mai, ci credono: Carlinhos è arrivato. E il sogno “hexa” non è mai stato così vicino.
É uma honra e um orgulho comandar a melhor seleção do mundo. Tenho diante de mim um grande desafio — e uma enorme alegria: trabalhar para que o Brasil volte a ser campeão. Vamos juntos. Precisamos de todos vocês. pic.twitter.com/iXyW3u14KS
— Carlo Ancelotti (@MrAncelotti) May 26, 2025