Eurolega

Milano, che risposta: rimonta d’orgoglio e vittoria a Kaunas

Olimpia sotto di 16, poi la reazione. Messina: "Abbiamo alzato il livello, vittoria da squadra vera"

Milano, che risposta: rimonta d’orgoglio e vittoria a Kaunas

Non era affatto scontato che l’Olimpia Milano riuscisse a rialzarsi. Dopo la caduta di Monaco e una striscia di tre sconfitte consecutive, la squadra di Ettore Messina rischiava di affondare nel mare di infortuni e sfiducia che stava riaprendo vecchie ferite europee. E invece, sul parquet più caldo d’Europa, quello dello Zalgiris Kaunas, l’Armani ha ritrovato il suo spirito migliore: da –16 nel secondo quarto a una rimonta d’autore, chiusa con una vittoria che vale doppio per morale e classifica.

L’inizio era stato da incubo: Butkevicius, da 4,5 punti di media un anno fa, ha colpito con sei triple su sei per 20 punti già al 15′. Lo Zalgiris è volato via, l’Olimpia sembrava di nuovo in tilt offensivo dopo i 53 punti segnati a Monaco. Poi, però, la svolta. Milano ha reagito di testa e di cuore, piazzando 76 punti in tre quarti e ribaltando completamente la serata.

Tutto questo senza Nebo, LeDay e Totè, con Sestina non ancora disponibile e Brown di nuovo out per una lesione al gemello. “Due giorni fa ero un idiota, adesso forse per 36 ore ho almeno il beneficio del dubbio — ha sorriso Messina nel postpartita —. Dopo un avvio complicato, siamo cresciuti nella durezza e nella difesa sulle guardie, migliorando anche a rimbalzo. Attaccando con equilibrio siamo arrivati quasi a 90 punti contro una delle migliori difese d’Europa”.

A trascinare la rimonta, tanti protagonisti. Shields ha tenuto accesa la luce nei momenti bui (13 punti, 5 assist), Ricci è stato perfetto da tre (5/5, 12/21 di squadra), Guduric ed Ellis hanno portato energia e concretezza. Ma è stato il quintetto formato da Bolmaro, Booker, Ellis, Shields e Guduric a spaccare la gara nel quarto periodo con un parziale di 13-2 che ha lanciato la fuga decisiva (66-77 al 35′).

Finisce 88-76, con Milano che ritrova fiducia, ritmo e identità. Una vittoria pesante, che chiude il mini-ciclo di fuoco con quattro trasferte nelle prime cinque giornate e soprattutto restituisce alla squadra la convinzione di poter ancora essere protagonista in Europa.