Lutto nel calcio

Addio Rufai: campione nigeriano, si arrese a Baggio a Usa '94

Peter Rufai, portiere nigeriano, ha difeso i pali della nazionale del suo Paese per buona parte degli anni 90.

Addio Rufai: campione nigeriano, si arrese a Baggio a Usa '94
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Il calcio africano perde una delle sue figure più rappresentative degli anni '90. Si è spento Peter Rufai, storico portiere della nazionale nigeriana, protagonista assoluto nella generazione d’oro delle Super Eagles. Una notizia che ha colpito duramente l’intero movimento sportivo del continente e che ha riportato alla memoria le imprese di una squadra che seppe conquistare il cuore degli appassionati in tutto il mondo.

"Piangiamo la scomparsa del leggendario portiere delle Super Eagles, Peter Rufai, un gigante del calcio nigeriano e campione della Coppa d'Africa nel 1994", recita il messaggio ufficiale pubblicato dalla federazione nigeriana sul proprio profilo X. Un tributo sentito per un uomo che ha fatto la storia del calcio del suo Paese, sia per i trionfi ottenuti, sia per l’esempio lasciato dentro e fuori dal campo.

Rufai è stato il numero uno della Nigeria in un’epoca di grandi successi, diventandone simbolo in due momenti chiave: la conquista della Coppa d’Africa nel 1994 in Tunisia e la partecipazione ai Mondiali di USA ’94, il primo vero palcoscenico globale per una nazionale che si rivelò al mondo. Con lui tra i pali, le Super Eagles riuscirono a qualificarsi agli ottavi di finale del torneo, dove incrociarono il cammino dell’Italia guidata da Arrigo Sacchi. Fu una delle sfide più avvincenti di quella rassegna: la Nigeria sfiorò l’impresa, ma venne rimontata da una doppietta di Roberto Baggio che ribaltò lo 0-1 iniziale e consegnò agli azzurri il pass per i quarti.

Nonostante quella sconfitta, la prestazione degli africani e di Rufai in particolare, lasciò un segno indelebile. Il portiere si distinse per carisma, reattività e personalità, diventando uno degli interpreti più ammirati del suo ruolo in quell’edizione del torneo. In carriera, Peter Rufai ha giocato anche in Europa, tra Belgio, Paesi Bassi, Portogallo e Spagna, portando con sé l’orgoglio di rappresentare il calcio africano in un contesto che all’epoca offriva ancora poche opportunità ai talenti provenienti dal continente.

Con 65 presenze ufficiali in nazionale, Rufai ha incarnato per anni lo spirito delle Super Eagles: combattivo, coraggioso, mai arrendevole. La sua figura ha ispirato una generazione di giovani calciatori nigeriani e resta oggi uno dei punti di riferimento storici per chi indossa la maglia verde.

La Nigeria lo saluta con dolore e rispetto. E con lui se ne va un pezzo importante della storia del calcio africano.