Nuovo stadio

Roma sogna: presentato il progetto per il nuovo stadio giallorosso

Il progetto di fattibilità tecnico-economica è stato consegnato nel pomeriggio di ieri nelle mani del sindaco di Roma, Roberto Gualtieri.

Roma sogna: presentato il progetto per il nuovo stadio giallorosso

L’idea di una casa sognata, finalmente tangibile. Quella che per decenni è stata un’utopia, un’aspirazione quasi irrealizzabile per il popolo romanista, ha assunto ieri i contorni concreti di un progetto ufficiale. La Roma ha compiuto un passo decisivo e storico verso la costruzione del suo nuovo impianto, un’infrastruttura che non rappresenta solo un campo da gioco, ma un simbolo di rinascita e un formidabile motore economico per il futuro del club.

Il progetto di fattibilità tecnico-economica, consegnato nel primo pomeriggio di ieri nelle mani del sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, è il regalo di Natale che la società dei Friedkin ha voluto fare alla sua gente. Non si tratta di un semplice stadio, ma di un vero e proprio “dream team” infrastrutturale, un impianto monumentale nell’area di Pietralata, il cui valore stimato supera il miliardo di euro e che avrà una capienza fino a 62 mila posti.

Un’opera che, superfluo dirlo, è destinata a generare ricavi esponenziali per le casse societarie, proiettando la squadra giallorossa in una dimensione gestionale ed economica di primissimo livello europeo. Il club ha espresso tutta la sua soddisfazione in una nota ufficiale, sottolineando la portata dell’evento. “Con grande soddisfazione”, si leggeva ieri nel comunicato stampa, la società ha presentato l’atteso progetto, definendolo “un passaggio fondamentale che avvicina la Roma alla realizzazione di una delle infrastrutture sportive più ambiziose e moderne d’Europa”.

Il progetto depositato, che per sua natura precede la fase successiva del progetto esecutivo, è la sintesi perfetta di un lavoro meticoloso e approfondito. È stato svolto, come specificato dal club, “con rigore tecnico, attenzione alla sostenibilità e con una visione chiara: offrire cioè alla città di Roma e ai suoi tifosi un impianto all’altezza della loro storia, della loro passione e del loro futuro”.

A quasi tre anni esatti dalla chiusura della Conferenza di servizi preliminare, il piano assume ora fattezze nitide e apre formalmente un iter preciso, scandito da tappe burocratiche precise. L’obiettivo temporale è ambizioso ma realistico: l’inaugurazione della nuova “casa giallorossa” è prevista per il 2029, un anno dopo l’onda lunga dei festeggiamenti per il centenario del club, che cadrà nel 2027.

La prima fase della procedura vedrà il Comune di Roma impegnato nell’analisi approfondita del progetto durante tutto il mese di gennaio. Una volta ottenuto il via libera del Campidoglio, il testimone passerà poi in Regione Lazio, dove si aprirà la Conferenza di servizi decisoria, un organismo che avrà a disposizione un termine massimo di 180 giorni per esprimersi in via definitiva.

La posa della prima pietra è ragionevolmente attesa per i primi mesi del 2027, con l’idea appunto di aprire i battenti per l’inizio della stagione sportiva 2029-2030. Un’altra scadenza, non meno entusiasmante, si profila all’orizzonte: l’inclusione dell’impianto di Pietralata nel dossier per Euro 2032, la manifestazione continentale che l’Italia ospiterà insieme alla Turchia. Entro ottobre 2026, la FIGC dovrà indicare ufficialmente alla UEFA i nomi dei cinque impianti italiani che ospiteranno il torneo.

Le caratteristiche del nuovo stadio, come specificato nei dettagli forniti dalla società, sono state pensate per esaltare l’identità e la passione romanista. L’impianto sarà caratterizzato da una Curva Sud monumentale, un vero e proprio cuore pulsante dello stadio, destinata a essere la più grande d’Europa per capienza e impatto visivo.

L’architettura è stata studiata per essere iconica, ispirata dalla tradizione romana ma con linee contemporanee e un forte legame con il territorio locale circostante. All’interno, gli spazi saranno moderni, multifunzionali e progettati per garantire un’esperienza a trecentosessanta gradi, che superi la semplice durata della partita. Il progetto prevede interventi mirati per migliorare in modo sostanziale la mobilità dell’intero quadrante, i servizi offerti, la sostenibilità ambientale e l’integrazione urbana, con l’obiettivo ultimo di creare un polo sportivo e sociale di riferimento per l’intera Capitale.

La soddisfazione dei proprietari della Roma, Dan e Ryan Friedkin, è più che comprensibile per la consegna avvenuta entro l’anno, un traguardo che dimostra la serietà e la rapidità con cui la nuova proprietà americana intende muoversi per dotare il club di strutture all’avanguardia.

Anche il primo cittadino di Roma, Roberto Gualtieri, ha esternato tutto il suo entusiasmo, parlando del progetto come di “un atto formale e sostanziale che consente di avviare i passaggi successivi, nel rispetto delle procedure previste: Roma Capitale ha sempre considerato questo intervento non solo come un’infrastruttura sportiva, ma come una grande occasione di rigenerazione urbana, capace di riqualificare un intero quadrante della città, migliorando la mobilità, i servizi e la qualità dello spazio pubblico”.

Ringraziando pubblicamente i proprietari americani per l’impegno profuso, il sindaco ha concluso ribadendo un concetto chiave: uno stadio di proprietà consentirà al club giallorosso “di compiere un definitivo salto di qualità e di consolidare la propria presenza nell’élite del calcio mondiale”. La strada è tracciata e, sotto il cielo della Roma, i sogni di grandezza non cambiano, ma assumono finalmente la forma solida del cemento e dell’acciaio.