Le parole di "Le Roi"

Platini: "Mai chiamato per fare il presidente della Juve"

Michel Platini ha toccato tanti argomenti tra cui il paventato suo ritorno alla Juventus piuttosto che il nuovo Mondiale per club

Platini: "Mai chiamato per fare il presidente della Juve"
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Michel Platini torna a far sentire la sua voce, e lo fa con il solito stile diretto, elegante ma mai banale. Assolto anche in appello dalle accuse di truffa legate alle assegnazioni dei Mondiali a Russia e Qatar, l’ex presidente UEFA si riaffaccia sul palcoscenico pubblico evitando però di soffermarsi sulle vicende giudiziarie. Al centro delle sue riflessioni c’è infatti un legame che non si è mai spezzato: quello con la Juventus.

I bianconeri, vincendo all’ultima giornata di Serie A in casa del Venezia, si sono assicurati un sofferto quarto posto e quindi l’accesso alla prossima Champions League. Un traguardo prezioso, anche in vista del prossimo Mondiale per Club negli Stati Uniti. Ma a tenere banco è soprattutto il possibile ritorno in panchina di Antonio Conte, reduce da uno scudetto vinto col Napoli e ora primo candidato per raccogliere l’eredità tecnica lasciata da Tudor.

Platini, dal canto suo, preferisce restare defilato: “Non voglio mischiarmi in queste dinamiche, Tudor ha fatto bene. Conte è una figura importante, ma alla Juventus servono buoni giocatori se vuole tornare a vincere, sono loro a scrivere la storia del club più che gli allenatori”.

Negli ultimi mesi si era parlato anche di un suo possibile ritorno in bianconero, questa volta in veste di presidente. Un’ipotesi che l’ex fuoriclasse francese ha però categoricamente smentito: “Nessuno mi ha mai chiamato dalla Juventus. Non posso avere un pensiero a riguardo se non ci sono mai stati contatti, posso solo dire che ho una bella vita e sto bene così. L’Avvocato Agnelli me lo aveva chiesto, ma dissi di no perché dovevo tornare a casa, ma certamente sono onorato se dopo 40 anni si pensa ancora a me”.

Platini ha anche ammesso di seguire meno il calcio italiano, complice la scarsa copertura televisiva in Francia: “Non guardo molto il calcio italiano perché in Francia non si vede e da quando non sono più presidente UEFA seguo un po’ meno, ma sono felice che sia arrivata quarta. Nel calcio quando non si può vincere si cerca almeno di non perdere, per la società è molto importante la Champions”.

Infine, un commento sul nuovo Mondiale per Club, competizione alla quale la Juventus parteciperà: “La Coppa del Mondo per Club esisteva da 50 anni, poi l’ho cambiata e abbiamo messo tutte le federazioni. Questa cosa esisteva già. La Fifa oggi vuole fare un torneo con più soldi, ne hanno diritto, ma da calciatore penso sia complicato. Legittimo, ma complicato”.

 

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