Monza, via all'era americana: affare da 30 mln di euro
Il Monza agli americani: in queste ore il fondo di imprenditori Usa procederà al "signing" con Fininvest rilevando la quota di maggioranza.

Una nuova era sta per cominciare a Monza. È attesa per le prossime ore che segneranno il primo passaggio formale verso il cambio di proprietà del club brianzolo, con Fininvest pronta a cedere la maggioranza delle quote alla cordata statunitense rappresentata da Beckett Layne Ventures, società di venture capital con base a Larchmont, nello Stato di New York. Un’operazione che dovrebbe aggirarsi attorno ai 30 milioni di euro, bonus compresi, per una quota tra il 75 e l’80%. L’obiettivo dichiarato degli investitori americani, però, è quello di raggiungere il pieno controllo del club entro dodici mesi.
Alla guida del nuovo assetto societario potrebbe esserci Brandon Berger, ex capo del marketing del Chelsea, figura di spicco all’interno di un gruppo di lavoro internazionale che ha portato avanti i contatti attraverso l’avvocato Mauro Baldissoni, già dirigente della Roma. È stato proprio Baldissoni a tessere la rete con Fininvest, proprietaria del club dal settembre 2018, e a dare forma alla trattativa. Il "signing" previsto per le prossime ore non rappresenta ancora il “closing” definitivo, ma sarà il via ufficiale a un periodo di transizione durante il quale le due anime – vecchia e nuova – collaboreranno per pianificare il futuro.
In questa fase di passaggio sarà fondamentale il ruolo di Adriano Galliani, attuale amministratore delegato del Monza. Galliani resterà al centro delle operazioni, affiancando chi – in tempi brevi – ne prenderà il posto. Tra i candidati per la nuova governance spiccano Baldissoni, possibile nuovo ad, Nicolas Burdisso come direttore sportivo e Francesco Vallone come capo scout. Non va esclusa, però, una pista alternativa che porta ad Alex Menta, attuale general manager della Triestina, con precedenti esperienze a Venezia. In questo caso, potrebbe trovare spazio anche Daniele Delli Carri, ds della Triestina, da lui stimato e potenziale uomo mercato del nuovo corso.
Al centro del dibattito c’è anche la posizione di Paolo Bianco, tecnico scelto dall’attuale proprietà con un contratto biennale. Tuttavia, con l’ingresso degli americani non si escludono valutazioni diverse anche per la guida tecnica. Il nome di Daniele De Rossi resta sullo sfondo, sebbene l’ingaggio pattuito con la Roma – circa tre milioni netti a stagione – rappresenti un ostacolo rilevante. Una situazione analoga si è verificata anche con la Sampdoria, che non ha affondato il colpo per lo stesso motivo.
Sul fronte mercato, intanto, il Monza non è rimasto immobile. Sono già ufficiali gli arrivi di Obiang, Zeroli e Sardo, oltre al rinnovo di Keita. Diversi contatti sono stati mantenuti in questi giorni di attesa, come in una corsa su pista in surplace, pronti a scattare al momento giusto. Tra gli obiettivi monitorati ci sono Cheddira (Napoli), Thiam, in uscita da svincolato, i giovani De Pieri e Franco Carboni (Inter), Correia (Triestina), Lezzerini, Besaggio e Adorni (Brescia). Avanzatissimi i discorsi per Bakoune, terzino destro classe 2006 del Milan. A tutto ciò si aggiunge la necessità di chiarire il destino dei calciatori già in rosa, alcuni dei quali attendono certezze prima di legarsi ulteriormente al progetto.
Anche il fondo texano Blue Crow, a lungo interessato all'acquisizione, sembra ormai defilato. L’impressione è che, al di là dei nomi, l’obiettivo sia chiaro: costruire una squadra in grado di risalire subito in Serie A, con una visione internazionale e strutturata. Il Monza è pronto a cambiare pelle, ma senza dimenticare le proprie ambizioni.