Questa mattina a Roma si tiene un’udienza cruciale: il giudice dell’udienza preliminare dovrà decidere se rinviare a giudizio Aurelio De Laurentiis, il Napoli Calcio e altri dirigenti nell’ambito dell’inchiesta sulle presunte plusvalenze fittizie.
L’indagine, portata avanti dai pubblici ministeri Lorenzo Del Giudice e Giorgio Orano, ruota attorno a due operazioni di mercato che hanno sollevato dubbi da parte della procura. La prima risale al 2019, con l’acquisto del difensore greco Kostas Manolas dalla Roma per 36 milioni di euro. La seconda, ben più rilevante dal punto di vista economico, è l’arrivo di Victor Osimhen dal Lille nel 2020, operazione dal valore complessivo di circa 79 milioni di euro.
Secondo l’accusa, entrambe le transazioni sarebbero state gonfiate contabilmente per generare plusvalenze artificiali e migliorare il bilancio del club. In particolare, l’operazione Osimhen ha attirato l’attenzione per l’inserimento di alcuni calciatori valutati a cifre considerate sproporzionate rispetto al loro reale valore di mercato.
I pm chiedono il processo per il presidente De Laurentiis, per l’amministratore delegato Andrea Chiavelli e per la società stessa, ipotizzando il reato di falso in bilancio.
La difesa del club partenopeo respinge ogni accusa, sostenendo la piena regolarità delle operazioni e la correttezza delle valutazioni economiche adottate.
La decisione del GUP è attesa nelle prossime ore e potrebbe aprire un nuovo fronte giudiziario nel calcio italiano, già segnato in passato da diverse inchieste sul tema delle plusvalenze.
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