L’obiettivo è chiaro, la rotta tracciata: l’Inter di Cristian Chivu vuole dare continuità al cammino europeo, consapevole che la sfida contro lo Slavia Praga rappresenta molto più di un semplice impegno di metà girone. Con tre vittorie consecutive alle spalle – tra Champions e campionato – i nerazzurri puntano alla quarta per consolidare la propria posizione nel girone e mettere in cascina quei punti fondamentali per affrontare senza ansie la parte più complicata del calendario.
Dopo il match contro i cechi, infatti, il cammino europeo dell’Inter passerà da due impegni da vincere a tutti i costi contro Union Saint-Gilloise e Kairat, prima di un tour de force finale che metterà Chivu e i suoi ragazzi di fronte a corazzate del calibro di Atletico Madrid, Liverpool, Arsenal e Borussia Dortmund. Un ciclo terribile che rende i prossimi 270 minuti una questione di massima urgenza. Servono punti, servono subito. E l’Inter vuole arrivare allo scontro diretto contro i Colchoneros con il vantaggio necessario per blindare i playoff e sognare la Top 8 continentale.
L’allenamento di rifinitura in programma questa mattina dovrebbe sciogliere gli ultimi dubbi di formazione, ma le intenzioni del tecnico sembrano già tracciate: spazio al turnover, come da abitudine, ma senza rinunciare all’equilibrio. La filosofia che ha accompagnato fin qui la crescita dell’Inter resta invariata: alternanza tra senatori e giovani, con un’identità tattica sempre più riconoscibile e una continuità nei risultati che inizia a diventare marchio di fabbrica.
In porta dovrebbe tornare Sommer, risparmiato nell’ultima di campionato contro il Cagliari. In difesa, Acerbi è in vantaggio su De Vrij per completare un pacchetto in cui Akanji a destra e Bastoni a sinistra rappresentano due certezze. Dimarco, autore di un’ottima prestazione da subentrato in Sardegna, è pronto a partire titolare sulla fascia mancina, mentre Dumfries tornerà con ogni probabilità dal primo minuto sul versante opposto.
In mezzo al campo, la sfida più aperta riguarda il ballottaggio tra Sucic e Mkhitaryan, con il giovane centrocampista favorito per una maglia dal primo minuto. Barella e Calhanoglu restano i pilastri della mediana, mentre Frattesi e Zielinski dovrebbero trovare spazio a gara in corso. Per Diouf, ancora fuori dai radar nelle rotazioni principali, i tempi sembrano non essere ancora maturi.
Davanti, la vera incertezza riguarda l’impiego di Lautaro Martinez e Marcus Thuram. I due titolari fissi hanno alle spalle alternative credibili e in fiducia: Pio Esposito, a segno contro il Cagliari, si candida per una maglia da titolare, forte del momento positivo. E anche Bonny continua a scalpitare, mettendo pressione a Chivu con prestazioni sempre generose e in crescita. Possibile che uno tra Lautaro e Thuram – con il francese leggermente più indiziato – parta dalla panchina per rifiatare in vista dei prossimi impegni ravvicinati.
L’Inter si prepara dunque a una gara fondamentale, da vincere a ogni costo. Non solo per il presente del girone, ma per dare ancora più forza alle proprie ambizioni. Perché se è vero che il cammino è ancora lungo, è altrettanto vero che da qui passa buona parte delle speranze europee della stagione.