In questo avvio di stagione l’Inter sta confermando una certezza: la miglior difesa è l’attacco. Dopo quattro giornate di campionato (esclusa la parentesi di Champions League con il 2-0 all’Ajax), i difensori hanno già timbrato tre volte. Bastoni all’esordio col Torino, Dumfries contro l’Udinese e Dimarco nell’ultimo successo sul Sassuolo: segnali di un reparto che continua a dare un contributo pesante in zona gol.
Non è una novità: lo scorso anno i difensori nerazzurri avevano firmato ben 31 reti, con Dumfries protagonista assoluto a quota 11. Il trend è rimasto invariato anche con l’arrivo di Chivu, che ha ereditato l’impostazione offensiva del pacchetto arretrato, spesso trasformato in arma aggiuntiva grazie agli inserimenti degli esterni.
Ma se la spinta in avanti resta una risorsa, dall’altra parte del campo i numeri preoccupano. L’Inter ha già incassato 7 gol in campionato, dato peggiore degli ultimi anni: 4 nel 2021/22, 5 nel 2022/23, 1 nel 2023/24, 3 nel 2024/25. Pesa molto il pirotecnico 4-3 con la Juventus, ma non solo: Sommer (non impeccabile in alcuni episodi) e Martinez hanno ricevuto meno protezione rispetto al recente passato.
Chivu lo sa e lo ha ribadito dopo la vittoria col Sassuolo: “Avremmo dovuto chiuderla prima”. La concretezza offensiva non basta: per puntare in alto, l’Inter deve ritrovare la sua storica solidità difensiva.