La Juventus non vuole fermarsi. Dopo un inizio di campionato perfetto, la squadra di Igor Tudor è pronta all’esordio in Champions League: martedì 16 settembre i bianconeri ospiteranno il Borussia Dortmund per la prima giornata della League Phase. Nonostante si tratti solo del debutto europeo, il match potrebbe già rivelarsi decisivo: i tedeschi, insieme al Real Madrid, rappresentano gli ostacoli principali nel mini girone. Un successo permetterebbe alla Juve di affrontare con maggiore serenità le successive sfide contro Villarreal, Real, Sporting, Bodo Glimt, Pafos, Benfica e Monaco. L’obiettivo è evitare i playoff, già fatali lo scorso anno.
Il Dortmund arriva alla sfida imbattuto, proprio come la Juve. Dopo il rocambolesco 3-3 all’esordio in Bundesliga contro il St. Pauli, ha vinto le ultime due partite senza subire reti: 3-0 contro l’Union Berlino e 0-2 contro l’Heidenheim. Giocare all’Allianz Stadium rappresenta un vantaggio per la Signora, che eviterà così la temibile atmosfera del “Muro Giallo” di Dortmund. Le due squadre non si affrontano dal 2015, quando la Juve superò agevolmente gli ottavi (2-1 a Torino, 0-3 in Germania). Ancora vivo, però, il ricordo della finale persa nel 1997.
La Juve arriva carica all’appuntamento europeo. La vittoria in rimonta contro l’Inter ha rafforzato l’entusiasmo, alimentato anche dal mercato che ha portato in bianconero due rinforzi di peso come Zhegrova e Openda. Lo Stadium sarà una bolgia, e i tre punti appaiono alla portata.
Tuttavia, non tutto è perfetto. La squadra fatica ancora a costruire gioco, affidandosi spesso a calci piazzati o spunti individuali, come quelli di Kenan Yildiz. Tudor dovrà lavorare per migliorare la fluidità offensiva senza perdere l’equilibrio difensivo mostrato finora. Se ci riuscirà, la Juventus potrà davvero tornare a essere protagonista, in Italia e in Europa.
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