Sarà un’Inter prudente e fedele alla sua ossatura quella che domani scenderà in campo allo Stadium contro la Juventus. Al netto di sorprese dell’ultima ora – Chivu parlerà in conferenza alle 13:30 e potrà eventualmente chiarire – le indicazioni della vigilia raccontano di una formazione quasi identica a quella della scorsa stagione, con al massimo una o due novità nell’undici titolare.
Ieri si è svolto il primo allenamento con il gruppo al completo, dopo il rientro dei nazionali. L’unico a lavorare a parte è stato Lautaro Martinez, tornato solo in serata dagli impegni con l’Argentina. Nessun allarme però: il capitano sarà regolarmente in campo, al fianco di Thuram.
In difesa si profila il possibile inserimento di Akanji al posto di Bisseck. Lo svizzero, apprezzato per velocità ed esperienza, dovrebbe completare il terzetto con Acerbi e Bastoni, con l’obiettivo di arginare l’attacco juventino. Un’altra scelta ancora in bilico è a centrocampo: Barella e Calhanoglu sembrano certi del posto, mentre resta aperto il duello tra Mkhitaryan e il giovane Sucic. La decisione sarà probabilmente rimandata alla rifinitura.
Chivu in queste due settimane ha lavorato anche su Diouf e continua a puntare sulle qualità di Frattesi, ma per entrambi è previsto un impiego a gara in corso. Sulle fasce, invece, non ci dovrebbero essere sorprese: Dimarco e Dumfries sono confermati titolari.
Il modulo resterà il collaudato 3-5-2, almeno in avvio. Nonostante sia solo la terza giornata, la partita ha già il peso specifico di un big match: i nerazzurri arrivano con tre punti in meno rispetto ai bianconeri e con la ferita ancora aperta della sconfitta interna contro l’Udinese. Per questo, la scelta sembra orientata alla solidità: l’Inter si affiderà al suo impianto più rodato, tenendo le novità come possibili risorse da utilizzare a gara in corso.
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