Inter

Chivu si affida alla ThuLa per sbancare Torino ed evitare la crisi

Lautaro e Thuram tornano a incrociare la Juventus: 313 gol di carriera sul piatto, con due giovani armi in più per l'Inter.

Chivu si affida alla ThuLa per sbancare Torino ed evitare la crisi

La prima volta non si scorda mai, e quella, due anni fa, fu una tempesta: il lampo della ThuLa — Marcus che rifinisce, Lautaro che colpisce — gelò la Signora dopo il vantaggio di Vlahovic, preludio al tuono scudetto arrivato mesi più tardi, nel derby d’Italia di San Siro. Da allora, il binomio franco-argentino è diventato un marchio di fabbrica: dinamite pura. Ridurli all’ultima visita di febbraio, quando Lautaro arrancava in letargo e Thuram conviveva con una caviglia traditrice, sarebbe un errore madornale. Sabato sarà un’altra storia: i due si ritrovano dopo la sosta con 313 gol di carriera in tasca, pronti a illuminare la sfida più attesa.

Alle loro spalle, altre risorse. Cristian Chivu si affaccia al suo primo derby d’Italia da allenatore con più alternative rispetto al recente passato. Se l’Inter di Inzaghi viveva prigioniera dei suoi titolari, l’arrivo dei giovani Pio Esposito e Bonny ha cambiato le prospettive: 40 gol in due da aggiungere al tesoro dei veterani, e già i primi squilli in nerazzurro tra Mondiale per club e Serie A. Bonny ha passo e imprevedibilità da trequartista, Esposito riempie l’area come un centravanti vecchia maniera e sa farsi valere sulle palle alte.

E poi c’è il fattore umore. Lautaro, tornato a segno con l’Argentina, ha superato Maradona nella classifica marcatori albiceleste: entusiasmo alle stelle. Marcus invece continua a vivere un rapporto complicato con Deschamps, relegato a riserva e poco incisivo con la Francia. Con la maglia nerazzurra, però, gli equilibri cambiano: l’alchimia con il Toro è naturale, e lo Stadium lo sa bene. Certo, i precedenti non aiutano: Thuram non ha mai segnato alla Juve, Lautaro solo due volte in 14 incroci.

Ma per ribaltare la storia basta un lampo. L’Inter lo attende, i suoi tifosi pure. E il derby d’Italia, come sempre, è pronto a trasformare la normalità in leggenda.